Vinnie Colaiuta nasce nel febbraio del 1956 a Brownsville, nello Stato della Pennsylvania. Di origini italiane (la sua famiglia proveniva da un paesino dell’Abruzzo), inizia a suonare la batteria a soli sette anni. Dopo aver frequentato la celebre Barklee Collage of Music di Boston si trasferisce a Los Angeles in California, dove tuttora vive.
Dopo una lunga gavetta in giro per i locali in della cittĂ  losangelina, ottiene la possibilitĂ  di accedere ad un’audizione, l’occasione è di quelle giuste che nella vita bisogna prenderle al volo, senza pensarci troppo. Questa audizione diventa per il batterista italo-americano fondamentale per la sua carriera, una prova difficilissima che lo porta a suonare col genio della chitarra Frank Zappa anch’esso italo-americano, per i successivi cinque anni fino al 1982, prendendo il posto di un’altro batterista, anch’esso mostro sacro dello strumento percussivo, Terry Bozzio.
Vinnie Colaiuta successivamente avvia una serie di collaborazioni con artisti di tutto il mondo e di qualsiasi genere musicale: da Joni Mitchell, ai Duran Duran, dai Backstreet Boys, a Michael Bubblè,  a Chaka Khan, a Megadeth, a Jeff Beek, a Claudio Baglioni,  a Sting, a Chick Corea, a Herbie Hancock, a Barbra Streisand, a Bill Evans, a Vasco Rossi, ai The Commodores, a Quincy Jones, a James Taylor e ad Andrea Bocelli.
Nel 1994 pubblica la sua prima opera discografica da solista dal titolo, “Vinnie Colaiuta“.
La sua vita e costellata da progetti artistici ininterrottamente di vario genere, sia in concerti che in registrazioni fonografiche, e nell’anno del 1996 viene inserito nel Modern Drummer Hall Fame, in questa importante occasione vince il premio importante come migliore batterista in campo europeo e internazionale, che le viene riconfermato per ben diciotto anni. Vinnie Colaiuta è cosiderato da tutti gli addetti ai lavori, uno dei grandi batteristi mai esistiti, per la sua versalitĂ  e per la sua tecnica sopraffina, Vinnie Colaiuta è considerato anche il batterista piĂ¹ versatile e completo. E se sei un batterista groove! Il suo groove che esce fuori dalla sua batteria difficilmente riuscirai a dimenticarlo.
Ma che cosa è il groove; il groove nella parola inglese anglosassone indica una serie ritmica che si ripete ciclicamente, generalmente ogni battuta. Ăˆ un termine popolare, in uso giĂ  negli anni Sessanta. La sua traduzione letterale è solco, scanalatura e in ambito musicale indica il solco di dischi in vinile; esiste tuttavia anche il verbo inglese to groove in uso sempre negli anni Sessanta per indicare il divertirsi intensamente. Il termine “groove” è molto usato nella Black-Music e nei suoi derivati e lo si usa anche per definire un certo portamento del ritmo tipico di taluni generi musicali, come il Funky e il Rhythm’s and Blues, dove si parla anche di ritmi Shuffle.
PiĂ¹ nello specifico, per groove si intende l’espressione che dĂ  il corpo umano nel ballo, spinto dalla Musica Soul. Si differenzia da quelloche nel jazz e definito Swing soprattutto per un’indicazione piĂ¹ marcata di ripettivita.  Caratteristica comune a entrambi i concetti è la possibilitĂ  di inserire minime variazioni all’interno della seguenza ritmica. La formazione dei Earth, Wind & Fire, grandi interpreti della Disco Music, usarono il verbo nella canzone “Le’s Groove” un successo del 1981, con il significato di “divertirsi ballando“. Questo significato è entrato nel gergo comune come modo di dire di avere un bel groove, intendendo una musica o un musicista in grado di creare una potente empatia on l’ascoltatore tramite il solo linguaggio ritmico. Un’espressione Gerusalemme assimilabile in uno negli ambienti mudicali: “Il trombonista ha un bel tiro!“. Il termine  è stato utilizzato successivamente anche dalla cantante Madonna, nel testo della sua canzone di successo “Into the Groove “, tratto dalla colonna sonora del film “Cercasi Susanne Disperatamente“,  pellicola del 1985.

Ora torniamo al musicista italo-americano, all’uomo, al batterista, all’artista. Egli è quello che si dice una pietra miliare per quanto riguarda lo strumento percussivo. Vinnie Colaiuta è quello che si dice  El modo della musica una pietra miliare. Un batterista incredibile, che nella sua folgorante carriera ha collezionato innumerevoli collaborazioni nei disperati generi musicali. Vinnie Colaiuta, infatti, riesce a suonare con grande maestria, Musica Leggera, Musica Jazz, Musica Rock, Rhythm’s and Blues e i vari generi Etno musicali, la musica dei popoli, e quindi un’artista versatile sia in studio di registrazione che nei concerti live. La sua storia è giĂ  leggenda  punteggiata di eventi che hanno contribuito a costruire il suo personaggio; la dell’incredibile.
Nel 1990 il batterista italo-americano incontra l’ex leader del gruppo dei Police Sting con il quale condivide il palco, fino a registrare il suo progetto piĂ¹ ambito la sua prima opera discografica.  Di lui che sia alla mano, sorridente, che considera la batteria come la vera protagonista della sua carriera è di tutta la sua vita. Una vera e propria prosecuzione delle sue braccia e mani d’orchestra lo hanno letteralmente trascinato nell’Olimpo dei migliori batteristi di tutti I tempi. Ma di cui lui si prende pochissimi meriti perchĂ© – dice – di “Essere un batterista è stato un dono di Dio“. Ăˆ quello che Vinnie Colaiuta afferma sempre ogni qualvolta quando ripensa alla sua carriera d’artista e al suo rapporto con lo strumento, la batteria.
A cura di Alessandro Poletti – Foto Repertorio
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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