Milano, 24 ottobre 2023. – Unicredit, nel corso del 2023, ottimizza la sua “guidance” finanziaria e chiude il terzo trimestre con un profitto di 6.700.000.000 di Euro, superando di ben 2.300.000.000 di Euro le previsioni degli analisti, che avevano previsto una crescita si 1.900.000.000.
L’incremento pertanto in percentuale rappresenta un + 23,70% dovuti da un margine di interesse di 3,6 miliardi e commissioni varie per 1,8 miliardi.
Unicredit, in merito a quanto previsto dal Governo, ovvero “l’imposta straordinaria sulle banche” per il 2024, ha accantonato 1,1 miliardo d Euro quali “riserve proprie non distribuibili”.
Altro dato “interessante, che riguarda la “gestione” è dato dal “N.I.I:” (Net interest income) ovvero il margine di interesse che ha raggiunto i 13,7 miliardi, che conferma ricavi netti superiori ai 22.2 miliardi di Euro, da cui si deduce che la “giudance” relativa all’utile netto resta paro superiore a 7,50 miliardi di Euro.
Unicredit si propone di mantenere questo trend di redditività anche per il prossimo 2024 e si presume che agli azionisti, per l’esercizio 2023, verranno distribuiti 6,5 miliardi, quali utili sulle azioni di proprietà.
Senza togliere alcun merito al “Direttivo” della governance, credo che Unicredit, come tutti gli altri Istituti bancari, debba anche “ringraziare” la BCE per la politica fatta sui tassi, che hanno raggiunto il 4,50% e quelli sui muti, tassi che hanno penalizzato aziende, lavoratori e famiglie.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica