MICHELE PLACIDO ATTORE

Un libro, un disco, un film, un anno – 2016

Un libro – “I gatti non hanno nome” di Rita Indiana

È un romanzo che si distingue per la sua narrazione originale e il suo approccio provocatorio a temi complessi come l’identità, la famiglia e la società contemporanea. L’autrice, conosciuta per il suo stile audace e la sua capacità di mescolare realismo e fantastico, ci offre una storia che spesso sfida le convenzioni narrative tradizionali.

La protagonista del romanzo affronta un percorso di crescita personale e di scoperta di sé, attraverso esperienze che oscillano fra il drammatico e l’assurdo. La scelta di utilizzare i gatti come simbolo di libertà e autonomia è particolarmente efficace: gli animali diventano metafore per esprimere la ricerca di un’identità in un mondo che tende a conformare e omologare.

La prosa di Rita Indiana è caratterizzata da una scrittura incisiva e visiva. Le sue descrizioni evocative riescono a catturare l’attenzione del lettore, immergendolo in un universo ricco di colori e sensazioni.

Un altro aspetto interessante del romanzo è la critica sociale che emerge attraverso le dinamiche familiari e le relazioni interpersonali. Indiana non esita a mettere in discussione le convenzioni sociali e le aspettative che gravano sui suoi personaggi, offrendo così uno spaccato della società contemporanea e delle sue contraddizioni.

Detto ciò, una possibile critica potrebbe riguardare la mancanza di una trama lineare e di una risoluzione chiara, che potrebbe lasciare il lettore con un senso di smarrimento. Questo approccio, se da un lato può essere visto come un atto di coraggio artistico, dall’altro potrebbe risultare frustrante per chi cerca una narrazione più tradizionale.

“I gatti non hanno nome” è un’opera che sfida il lettore a riflettere su tematiche profonde e universali, pur presentando una scrittura distintiva che potrebbe non essere di immediata fruizione. È, senza dubbio, un romanzo che invita alla riflessione e alla discussione, consolidando Rita Indiana come una delle voci più originali e provocatorie della narrativa contemporanea.

Un disco – “Skeleton Tree” di Nick Cave and the Bad Seeds

A mio modesto avviso, è un album che merita di essere ascoltato per diverse ragioni.

Per una sua profonda emozionalità. L’album è stato creato in un periodo di profonda sofferenza per Nick Cave, in seguito alla tragica perdita di suo figlio. Questa esperienza personale permea ogni canzone, rendendo l’album incredibilmente toccante e autentico. L’ascoltatore può avvertire l’intensità delle emozioni e delle riflessioni di Cave, che offrono un’analisi profonda del dolore e della perdita.

“Skeleton Tree” presenta una sonorità unica, caratterizzata da arrangiamenti minimalisti e atmosferici. Le melodie sono a tratti eteree, e l’uso di strumenti e campionature crea un’atmosfera avvolgente che può trasportarti in un’altra dimensione.

Nick Cave è noto per la sua abilità lirica, e in questo album le sue parole sono cariche di significato e immagini evocative. Ogni canzone racconta una storia e invita l’ascoltatore a riflettere su temi universali come la vita, la morte e l’amore.

Se sei già un fan di Nick Cave, “Skeleton Tree” rappresenta una naturale evoluzione della sua musica. Si inserisce perfettamente nel suo catalogo, mantenendo la sua essenza poetica e oscura, pur affrontando nuovi temi e approcci musicali.

Anche se l’album è profondamente personale, le sue tematiche di lutto e resilienza possono parlare a chiunque abbia vissuto esperienze di dolore o perdita. La capacità di Cave di trasformare il suo dolore in arte offre conforto e connessione.

Ascoltare “Skeleton Tree” può essere un’esperienza potente e illuminante, che offre spazio per la riflessione e la connessione emotiva. Se sei aperto a esplorare la vulnerabilità e la bellezza nella musica, questo album è sicuramente da considerare.

MICHELE PLACIDO ATTORE E REGISTA

Un film “7 minuti” di Michele Placido

“7 minuti” è un film che si basa su un testo teatrale di Stefano Massini, uno dei più importanti drammaturghi viventi. Il film affronta temi complessi legati al lavoro, alla dignità umana e alle dinamiche di potere all’interno di una fabbrica.

La storia si svolge in un contesto di crisi economica, dove un gruppo di operaie è chiamato a discutere la possibilità di tagliare il tempo di lavoro per salvare il loro posto. La vicenda ruota attorno a una riunione in cui le donne devono decidere se accettare o meno la proposta degli imprenditori. La pressione del tempo rappresenta un elemento cruciale, simbolicamente racchiuso nei “7 minuti” che hanno per decidere il loro destino.

Il film rivela le tensioni sociali e personali all’interno del gruppo. Attraverso il dialogo e la negoziazione, emergono punti di vista differenti che rivelano non solo le preoccupazioni legate al lavoro, ma anche le storie personali delle protagoniste, che rappresentano un microcosmo della società contemporanea.

“7 minuti” mette in evidenza le fratture di classe esistenti nella società. Le operaie, esposte a pressioni economiche, devono confrontarsi con scelte difficili che riflettono le disuguaglianze di potere tra lavoratori e datori di lavoro. La questione del lavoro come luogo di valore e identità è centrale nella narrazione.

La presenza esclusivamente femminile delle lavoratrici sottolinea anche la questione della femminilizzazione del lavoro, con tutte le sue implicazioni economiche e sociali. Il film evidenzia la forza e la resilienza delle donne, ma anche le discriminazioni e le difficoltà specifiche legate al loro ruolo, sia dentro che fuori il contesto lavorativo.

La riunione mostra come i gruppi non siano omogenei; vi sono leader naturali, alleanze strategiche e conflitti interni. Questi fattori influenzano il processo decisionale e portano a riflessioni sui valori e le priorità individuali e collettive.

La condizione di stress e urgenza in cui si trovano le protagoniste serve a mettere in luce dinamiche psicologiche come la paura, il senso di colpa e il desiderio di appartenenza. Le scelte che devono fare non riguardano solo il lavoro, ma anche le loro identità e relazioni interpersonali.

Ogni personaggio rappresenta una diversa reazione alla crisi: chi è sopraffatto dalla paura e dal panico, chi cerca di mantenere il controllo e chi invece pone l’accento sulla solidarietà. Queste reazioni evidenziano il tema dell’identità e della resilienza in contesti difficili, mostrando come la lotta per la dignità possa manifestarsi in modi diversi.

Le donne affrontano non solo un conflitto esterno rispetto alle forze del mercato, ma anche un conflitto interno sulla loro auto-rappresentazione e sul valore del loro lavoro. Ciò porta a una riflessione profonda su come il lavoro influisca sulla propria identità e autostima.

“7 minuti” è un film che offre spunti di riflessione su tematiche attuali come il lavoro, il ruolo delle donne nella società, le dinamiche di potere e le pressioni economiche. Attraverso una narrazione intensamente drammatica, il film mette in luce le complessità delle relazioni umane in un contesto di crisi, invitando lo spettatore a interrogarsi non solo sulle conseguenze sociali e psicologiche delle decisioni individuali, ma anche sull’importanza della solidarietà e della comunità di fronte alle avversità.

Un anno – 2016

In Italia, il 4 dicembre si è tenuto un referendum per approvare una riforma della Costituzione proposta dal governo di Matteo Renzi. La riforma prevedeva una riduzione del numero dei membri del Senato e una maggiore semplificazione del processo legislativo. Il referendum è stato bocciato, portando alle dimissioni di Renzi.

Il 24 agosto, un forte terremoto di magnitudo 6.0 ha colpito il centro Italia, devastando i comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. L’evento ha causato la morte di 299 persone e centinaia di feriti, provocando ingenti danni.

Scoppiò il “Caso Zuccatelli”. Emerse una controversia legata alla gestione della sanità in Calabria, culminata con la nomina e le dimissioni del commissario alla sanità Mario Zuccatelli.

Il campionato di calcio lo vinse, per la 32ª volta, la Juventus guidata da Massimiliano Allegri, Gonzalo Higuaín con la casacca del Napoli, vinse la classifica cannonieri con 36 reti, battendo il precedente record di 35 gol stabilito da Gunnar Nordahl nell’edizione 1949-1950. Anche la Coppa Italia fu vinta dalla Juventus per l’11ª volta, in finale con il Milan di Cristian Brocchi. Il Festival di Sanremo, giunto alla sua 66ª edizione, vide vincitrice la canzone “Un giorno mi dirai” eseguita dagli Stadio. Tra le nuove proposte, sale il gradino più alto del podio Francesco Gabbani con la canzone “Amen”.

Le elezioni presidenziali USA hanno visto l’elezione di Donald Trump come 45° presidente degli Stati Uniti. La sua vittoria contro Hillary Clinton ha sorpreso molti analisti e ha segnato un cambio di rotta nelle politiche nazionali e internazionali.

Il 23 giugno, il Regno Unito ha votato in un referendum per uscire dall’Unione Europea. La vittoria del “Leave” ha innescato un forte dibattito politico e una serie di crisi economiche e sociali.

La crisi dei migranti ha continuato a rappresentare una sfida globale, con centinaia di migliaia di persone che cercavano rifugio in Europa, spesso correndo rischi considerevoli nel tentativo di attraversare il Mediterraneo.

Il 2016 è stato segnato da diversi attentati terroristici in tutto il mondo, tra cui quelli di Bruxelles (marzo), all’Aeroporto di Istanbul-Atatürk del 28 giugno e aNizza, quest’ultimo, il 14 luglio, durante i festeggiamenti della “presa della Bastiglia”.

Il Campionato Europeo di Calcio 2016, è stata la quindicesima edizione del torneo di calcio europeo organizzato dalla UEFA. Si è svolto in Francia dal 10 giugno al 10 luglio 2016.

Questa edizione ha visto la partecipazione di 24 squadre, il che ha rappresentato un allargamento del torneo rispetto alle edizioni precedenti, che avevano un numero inferiore di squadre partecipanti. La competizione è stata caratterizzata da un formato a gironi, seguito da fasi ad eliminazione diretta.

La Francia ha ospitato il torneo in vari stadi sparsi nel paese. La finale si è disputata allo Stade de France di Saint-Denis, dove il Portogallo ha vinto il suo primo titolo di campione europeo sconfiggendo la Francia 1-0, grazie a un gol di Eder durante il secondo tempo supplementare.

Il torneo ha visto molte partite emozionanti e alcune sorprese, con squadre come il Galles e il Portogallo che hanno superato le aspettative, arrivando fino alle fasi finali.

Le Olimpiadi estive si sono svolte a Rio de Janeiro, in Brasile, dal 5 al 21 agosto. Questa edizione delle Olimpiadi è stata segnata da preoccupazioni per la salute, in particolare a causa dell’epidemia di virus Zika.

Questi eventi hanno avuto un impatto significativo sulla vita politica, economica e sociale sia in Italia che nel resto del mondo, influenzando gli sviluppi futuri e il dibattito pubblico.

A cura di Marco Benazzi editorialista – Foto ImagoEconomica

Editorialista Marco Benazzi

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