Da un articolo di M. Soru, su “Metropolitan-Magazine” leggiamo l’ultima “bischerata” degli “attivisti” di Ultima Generazione.
Non sapendo, da probabili nulla facenti, come passare il tempo, se non creare problemi ai cittadini e a CHI invece lavora, hanno deciso che era il momento buono per “attaccare” con le loro sceneggiate un noto locale, il Ristorante GRACCO, in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, la city del Sindaco dem Beppe Sala, facendo un trionfale ingresso alle 14 circa di ieri.
Si sono presentati in cinque per contestare “la bolla di privilegio di chi, come politici ed élites, si può permettere di pagare un conto che vale la spesa mensile di una famiglia italiana”. (Secondo questi – attivisti – noi cittadini non siamo più liberi di pranzare dove riteniamo opportuno e tantomeno spendere il nostro denaro come ci pare. Questo significa che tutto il mondo che ruota intorno ad un “presunto lusso” deve scomparire in quanto non è di loro gradimento?)
La richiesta è stata perentoria: il titolare del Ristorante Gracco deve aprire le porte del suo locale tutti giovedì – ora pranzo – per REGALRE pranzi a chi non fa parte della sua abituale clientela!
Gli attivisti a sostegno della loro dichiarazione sottolineano: “E’ un gesto concreto per sostenere chi sta affrontando difficoltà, dimostrando che la buona cucina può essere anche un atto di solidarietà”. Una delle attiviste ha poi aggiunto: “Io sono una studentessa e in un ristorante come questo, come in tutti i ristoranti di lusso, una cena costa come il mio affitto mensile da fuori sede. Anche lo studio sta diventando un privilegio, gli agricoltori sono in ginocchio e noi che facciamo la spesa paghiamo sempre di più, e il carrello è sempre più vuoto. Oggi sono scesa in azione per chiedere il giusto prezzo, sia per chi compra, sia per chi produce”. (Ma questi acculturati sinistroidi sanno valutare il costo di un pranzo? e potremmo aggiungere: visto che avete tanto tempo libero perché non provate ad andare a lavorare, il lavoro per CHI lo vuole c’è!)
Come da prassi, prima di essere “portati” fuori dal locale, hanno srotolato striscioni con scritto “il giusto prezzo” e “Ultima Generazione”, per poi sedersi sul pavimento all’ingresso del ristorante.
Inoltre hanno, con grande competenza, reso edotti i passanti sulle motivazioni della loro presenza.
Fortunatamente per tutti e soprattutto per loro, le Forze dell’ordine sono arrivate tempestivamente, identificando i 5 “propagandisti”.
Ora al di là di una condanna, andrebbero multati per il disagio portato in un luogo pubblico a danno dei presenti, del personale che lavora nel Ristorante e del suo titolare che inoltre paga l’affitto e le tasse e non sempre protetti e assecondati da una “giustizia buonista” che li considera “bravi ragazzi”.
Questi nulla facenti, figli di papà e radical chic, stanchi di sedersi nelle strade e creando disagio a tutti, con la scusante di obbligare un “imprenditore” a obbedire al loro ordine magari volevano un pranzo gratis? Potevano chiederlo con educazione, quella che a loro manca e chissà, magari venivano accontentati!
A cura di Pier Luigi Cignoli editorialista – Foto ImagoEconomica