Nell’ambito del quattordicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, il Consiglio Ue ha deciso di imporre misure restrittive ad altre 69 persone e 47 entità ritenute responsabili di azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, portando il totale dei soggetti sanzionati ad oltre 2.200. I nuovi elenchi comprendono uomini d’affari, propagandisti e personaggi pubblici, membri dell’Esercito e della magistratura, persone responsabili della deportazione di bambini ucraini, nonché membri del Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa (Fsb), coinvolti nelle persecuzioni religiose nella Crimea illegalmente annessa, ed esponenti del governo russo.
Tra le società alcune sono attivamente coinvolte nell’elusione delle sanzioni dell’Ue attraverso transazioni finanziarie e consegna di merci vietate. C’è anche una società che gestisce il porto di Vostochny, che veniva utilizzato per spedire armi e munizioni dalla Corea del Nord in Russia. L’elenco comprende poi diverse aziende russe dell’industria militare e della difesa, che forniscono tecnologie a duplice uso utilizzate sul campo di battaglia e aziende che trasportano armi e personale militare verso la zona di guerra. Inoltre, l’Ue ha designato il gruppo Volga Dnepr e le sue controllate per il loro ruolo nella fornitura di servizi al complesso militare-industriale russo e ai suoi azionisti. Nella lista figurano anche Sovcomflot, la più grande compagnia di navigazione russa specializzata nel trasporto di gas liquefatto, petrolio greggio e prodotti petroliferi, insieme al suo amministratore delegato e altre aziende leader nel settore energetico.
L’Ue ha sanzionato il Centro internazionale per bambini Artek, che organizza campi per bambini provenienti dall’Ucraina, anche nei territori occupati illegalmente, la Fondazione Kadyrov che realizza programmi di rieducazione per bambini e adolescenti ucraini, e l’Unione repubblicana della gioventù bielorussa, che è attiva nella deportazione dei bambini ucraini dai territori illegalmente occupati.
Anche alcuni dei loro rappresentanti più importanti sono stati inseriti nella lista nera. Le persone e le società designate oggi sono soggette al congelamento dei beni e ai cittadini e alle imprese dell’Ue è vietato mettere a loro disposizione fondi. Le persone fisiche sono inoltre soggette a un divieto di viaggio, che impedisce loro di entrare o transitare nei territori dell’Ue.
A cura di Elisabetta Turci – Foto ImagoEconomica