Ne è arrivata un’altra. A pochissima distanza dalle elezioni in Wisconsin, Donald Trump si è lasciato sfuggire un commento decisamente fuori luogo su donne e aborto. Ed è subito polemica.

Il tycoon, intervenendo sull’emittente Msnbc, ha affermato che “ci vorrebbe qualche forma di punizione” per le donne che abortiscono, nel caso in cui l’aborto fosse dichiarato illegale degli Stati Uniti.

L’affermazione ha scatenato ovviamente un’ondata di critiche, che hanno spinto Trump a interviene per precisare: il medico che “pratica l’aborto va ritenuto legalmente responsabile, non la donna, che è la vittima, così come la vita che porta in grembo”. Ma la puntualizzazione non è bastata a placare le polemiche. Hillary Clinton e Bernie Sanders sono subito intervenuti e hanno risposto a caldo alle “punizioni” proposte: “Orribile” per l’ex segretario di stato; “vergognoso”, secondo Sanders.

Lo staff del senatore del Texas, Ted Cruz, ha preso le distanze da Trump: a dover essere ritenuto responsabile è chi effettua l’aborto. Per il tycoon si tratta di una nuova ondata di polemiche a pochi giorni dal voto in Wisconsin, e con al centro di nuovo le donne. Una vittoria in Wisconsin gli spianerebbe la strada verso la nomination.

E poi ha spiegato: sono “pro life”. Una posizione – secondo quanto riporta il Washington Post – nuova per Trump, che nel 1999 si era invece definito in favore della libertà di scelta per le donne.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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