RAFFAELE FITTO MINISTRO PER GLI AFFARI EUROPEI LE POLITICHE DI COESIONE E PNRR IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIORGIA MELONI
La UE non solo ha nominato un “Italiano”, Raffaele Fitto, di Fratelli d’Italia, quale Vicepresidente della Commissione, ma, date le sue ben note capacità nel segmento finanziario, gli ha assegnato un portafoglio di deleghe da 1000 miliardi di euro!
Innegabile successo della Premier Giorgia Meloni e del suo contributo nell’ambito della UE!
Fatto evidenziato nell’artico di L. Casaretto sul quotidiano “Il Giornale” in data di oggi, in cui emerge in modo prorompente il risultato che conferma la “centralità” dell’Italia nell’ Unione Europea.
La Premier Meloni si è ovviamente sentita in dovere di replicare a tutti i “veleni vomitevoli” della sinistra e in modo particolare del PD che in tutti i mesi precedenti ha cercato di osteggiare la proposta di nomina di Fitto e il suo ruolo preponderante nella Commissione.
Non a caso ha sottolineato: “Ad avvantaggiare l’Italia – le cui comunicazioni verranno poi approvate con 193 sì e 118 no – è la nostra straordinaria condizione di stabilità politica rispetto alle turbolenze che vivono molti paesi Ue. Una novità rispetto al passato, e un capitale importante che dobbiamo saper mettere a frutto, ringraziando la maggioranza per la compattezza fin qui dimostrata“.
La sinistra, durante tale discorso ha voluto evidenziare la scarsa presenza della Lega in Parlamento e il dem Giuseppe Provenzano, in merito alla stabilità del Paese ha affermato: “Nessuno si è accorto della presidenza italiana del G7“.
La Premier Meloni, che certamente non si fa mettere in un angolo, dal solito sinistroide di turno ha replicato: “Così non si insulta me ma tutti coloro, dai diplomatici alle forze dell’ordine al Papa, che hanno lavorato per il successo del G7 mentre voi eravate lì a fare le consuete macumbe. Che però non hanno funzionato: vi consiglio di fare un corso di riti voodoo. Per voi la fazione viene sempre prima della nazione!“.
Non tace neppure difronte alla demagogia pacifista e anti-armi della sinistra, supportata M5s in merito all’invasione dell’Ucraina, (in cui Giuseppe Conte è arrivato a dire che tale drammatico evento non è colpa della Russia ma che è una guerra per procura della Nato), e risponde: “E’ stato proprio un signore di nome Conte a impegnarsi con la Nato per l’aumento delle spese militari. Bizzarro cambiare opinione a seconda che si sia a Palazzo Chigi o no, senza contare che a lamentarsi sono gli stessi che poi accusano gli Usa di ingerenze: ma se si delega la propria difesa ad altri, poi è inevitabile pagare un prezzo. Quindi sì agli investimenti in difesa, e nessun passo indietro sull’appoggio all’Ucraina, l’unico modo per ottenere una pace giusta è non abbandonarla“.
Ricorda anche al PD, in merito al nuovo Presidente USA: “Cerchiamo di essere seri: Trump non è un nostro nemico, anche se va contrastato il protezionismo economico“.
Chiude il suo intervento rivolgendosi alla Segretaria del PD, che stava contestando il “clamoroso fallimento” del centro per i migranti in Albania, affermando: “Tale iniziativa deve andare avanti, perché quello degli hub extraeuropei può essere il mezzo più efficace per stoppare la mafia dei trafficanti di migranti“.
A cura di Pier Luigi Cignoli editorialista – Foto ImagoEconomica
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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