Si allarga a macchia d’olio la tempesta che si è abbattuta nella regione Liguria e al suo Governatore dopo gli interrogatori. Ieri è stato ascoltato dalla Procura l’imprenditore Aldo Spinelli.
Emergono i primi dettagli dell’interrogatorio di garanzia di Aldo Spinelli, l’imprenditore indagato nell’inchiesta sulle presunte tangenti in Liguria. “Sono stato preso in giro da Toti“, ha detto al giudice e al pm della procura di Genova, che gli contestano di aver pagato in tre anni tangenti per 75mila euro al governatore per ottenere favori e delibere. “Ho dato finanziamenti sempre rispettando la legge a tutti, perfino alla Bonino che nemmeno conoscevo“, ha però risposto Spinelli. E lo avrebbe fatto contro il parere del figlio Roberto, scrive il Corriere della Sera, che non condivideva la gestione imprenditoriale “di versare soldi alla politica“. Questa posizione emergerebbe anche da un’intercettazione depositata agli atti.
Ho detto tutto, tutto”, aveva sottolineato ieri Spinelli al termine dell’interrogatorio, aggiungendo di non essere preoccupato e di ritenere “di meritarsi la libertà”. Come poi aveva spiegato il suo legale, Andrea Vernazza, “si è sfogato”. Uno sfogo di cui nulla è stato detto ufficialmente, anche se sui giornali sono trapelate alcune frasi. Spinelli, nel quadro da lui tracciato, si sarebbe difeso dicendo di aver sempre avuto a cuore gli interessi del porto e di aver “agito solo per quegli interessi” che sono poi anche della città. Ha quindi ribadito che i finanziamenti erano “regolari”. Il figlio Roberto – anche lui con una misura interdittiva – ha ripetuto quello che emerge dalle intercettazioni agli atti del fascicolo, ossia che non era d’accordo con il padre. In sostanza si sarebbe chiamato fuori: “Ha fatto tutto lui“, avrebbe detto.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto ImagoEconomica