Concerto di Pasqua
direttore Enrico Onofri

soprano Valentina Mastrangelo
soprano Nikoletta Hertsak
tenore Luigi Morassi

Filarmonica Arturo Toscanini

Teatro Bonci
Piazza Guidazzi – Cesena

giovedì 17 aprile 2025 ore 20.30

durata: 85 minuti

Nella Stagione che celebra i 50 anni dell’Orchestra, la sempre attesissima Filarmonica Arturo Toscanini presenta giovedì 17 aprile (ore 20.30) al Teatro Bonci di Cesena il Concerto di Pasqua.
Un programma pervaso da un profondo senso del tragico in cui l’inquietudine umana si stempera nella consolazione delle fede religiosa, che prevede una partitura dalla densa spiritualità come lo Stabat Mater di Luigi Boccherini e due composizioni di Wofgang Amadeus Mozart: la tenebrosa e inquieta Sinfonia n. 25 e la Musica Funebre Massonica Mauerische Trauermusik.

Sul podio della serata, il Maestro Enrico Onofri, Direttore Principale della Filarmonica Toscanini dal 2020 al 2024, attuale Direttore Associato della Münchener Kammerorchester, Partner Artistico della Haydn Philharmonie, Direttore Associato dell’Orchestre National d’Auvergne, oltre che Fondatore e Direttore dell’Imaginarium Ensemble e direttore musicale della Real Câmara di Lisbona.

Le voci sono dei soprani Valentina Mastrangelo, che si è esibita nei più prestigiosi teatri d’opera e festival internazionali, descritta dalla critica musicale come un’artista dalla voce luminosa, intensa ed espressiva, e Nikoletta Hertsak, ucraina che si è trasferita in Italia per perfezionare gli studi e ha da poco concluso il biennio presso l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino; e del giovane tenore Luigi Morassi, apprezzato dalla stampa specializzata per la voce limpida, ricca di armonici e curata nel fraseggio.

Lo Stabat Mater fu composto da Boccherini su richiesta dell’Infante di Spagna, Don Luis, nel 1781 per organico cameristico e poi ampliato nel 1800. Contrappunta la sequenza di versi attribuita a Jacopone da Todi, che esalta il dolore straziante di Maria in lacrime ai piedi della croce. I versi sono stati ripartiti dal compositore in undici distinte sezioni, in cui gli inserti strumentali si integrano perfettamente con le linee solistiche vocali.
Mozart scrisse la Sinfonia n. 25 a 17 anni, immergendola in un’atmosfera da Sturm und Drang, mentre la sua Musica Funebre Massonica fu eseguita la prima volta il 17 novembre del 1785 per commemorare la morte di due fratelli massoni (il duca Giorgio Augusto di Meclemburgo-Strelitz e il conte Franz Esterhazy von Galantha) e si sviluppa come una marcia solenne, permeata da un senso di antica grandezza.

Direttore Principale della Filarmonica Toscanini dal 2020 al 2024, Enrico Onofri è attuale Direttore Associato della Münchener Kammerorchester, Partner Artistico della Haydn Philharmonie, Direttore Associato dell’Orchestre National d’Auvergne, oltre che Fondatore e Direttore dell’Imaginarium Ensemble e direttore musicale della Real Câmara di Lisbona. Dopo gli esordi giovanili al fianco di Jordi Savall e Nikolaus Harnoncourt è stato tra i fondatori dell’ensemble Il Giardino Armonico di cui è stato primo violino e solista fino al 2010.
Nel 2002 ha iniziato la sua carriera di direttore con orchestre sinfoniche, da camera o di ispirazione storica come la Vienna Chamber Orchestra, l’Akademie für Alte Musik, l’Orquesta Barroca de Sevilla, la Camerata Bern, i Bochumer Symphoniker, il Festival Strings di Lucerna. Tra le altre anche la Kammerorchester Basel, la Tafelmusik Toronto, l’Orchestra Ensemble Kanazawa, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, la Real Orquesta Sinfonica de Sevilla, l’Orchestra dell’Opéra de Lyon, l’Orquesta Sinfonica de Galicia, l’Orchestra Metropolitana di Lisbona, la Real Filharmonia de Galicia, la Riga Sinfonietta.
Direttore d’orchestra, violinista, insegnante, cresciuto nell’atelier antiquario dei genitori a Ravenna e circondato dalla bellezza del passato fin dall’inizio dei suoi studi musicali, Enrico Onofri ha sviluppato una profonda passione per le esecuzioni storiche, esplorando il repertorio dal Seicento al Novecento.
Si è distinto anche in produzioni operistiche alla Lyon Opera, al Teatro de la Maestranza di Siviglia, allo Halle Staatstheater, collaborando con registi come Alessio Pizzech, Mariame Clément, David Marton e Stephen Lawless.
È stato insignito di numerosi premi discografici, nonché del Premio Abbiati 2019 come miglior solista dell’anno.
I suoi ultimi successi con Imaginarium Ensemble includono il Diapason d’or de l’année 2020 per Into Nature e Choc! Classica & Diapason d’or 2021 per Seicento!.

Valentina Mastrangelo è stata invitata dai più prestigiosi teatri d’opera e festival internazionali, tra cui il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro La Fenice di Venezia, il Concertgebouw di Amsterdam, la Dubai Opera, il Macerata Opera Festival, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Theater Basel, il Teatro Massimo di Palermo, il Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles, il Wexford Festival, il Teatro Regio di Torino, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Verdi di Trieste, il New National Theater di Tokyo, Auditorium Santa Cecilia di Roma.
Ha lavorato con direttori d’orchestra quali Maurizio Arena, Giampaolo Bisanti, Fabrizio Maria Carminati, Ivan Ciampa, Gabriele Ferro, Asher Fisch, Francesco Lanzillotta, Stefano Montanari, Kazushi Ono, Jaume Santonja, Christopher Feanklin, Daniel Smith, Beatrice Venezi, José Luis Gomez, Pier Giorgio Morandi.
Tra gli impegni recenti e futuri: Mimì ne La bohème al Teatro Coccia di Novara, Musetta ne La bohème al NNTT di Tokyo e Amelia Robsart in Bastarda alla Monnaie di Bruxelles, il Requiem di Mozart all’Accademia Santa Cecilia, Lola in Falso tradimento del Maestro Tutino a Sassari, Magnificat di Bach con l’Orchestra Sinfonica Rossini, nel 2025 Donna Elvira in Don Giovanni all’Opera di Colonia.
Ha studiato con il soprano Mariella Devia e sotto la guida tecnica del Maestro Fernando C. Opa, perfezionando il repertorio presso il Leopold Mozart Zentrum di Augsburg e l’Accademia Rossiniana di Pesaro dove ha debuttato il suo primo ruolo, Madama Cortese, presso il Rossini Opera Festival.
Oltre al repertorio operistico si dedica anche a quello cameristico: per Brilliant Classics ha inciso Tosti The song of a life.

Nikoletta Hertsak, nata in Ucraina, frequenta il Dezyderiy Zador State Music College nella città di Uzhorod diplomandosi con il massimo dei voti. Nel 2018 si trasferisce in Italia per studiare al Conservatorio di Musica Luigi Cherubini, con il Maestro Gianni Fabbrini, dove si diploma nel 2022 con il massimo dei voti. A giugno 2024 ha concluso il corso biennale presso l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino.
Tra gli impegni recenti e futuri: Norina in Don Pasquale al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino diretto dal Maestro Daniele Gatti e al Teatro dei Rinnovati di Siena per il progetto OperaLab del Maestro Gatti, Nella in Gianni Schicchi, la Grande Messa in do minore K. 427 di Mozart, il ruolo di Ida in Der Junge Lord di Henze presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Concerto di Capodanno al Teatro Municipale di Piacenza diretto dal Maestro Sesto Quatrini, la Sinfonia No. 4 di Mahler con l’Orchestra La Filharmonie, Te Deum op.103 di Dvořák con l’Orchestra Magna Grecia a Taranto e Roma, Missa in tempore belli di Franz Joseph Haydn al Teatro Petruzzelli di Bari.
Nel dicembre 2022 ha debuttato al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con il ruolo di Tebaldo nel Don Carlo diretto dal Maestro Daniele Gatti e con la regia di Roberto Andò. Nel 2023 al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha interpretato Elvira ne L’italiana in Algeri, i Carmina Burana di Carl Orff diretti dal Maestro Lorenzo Fratini e la Regina della Notte in una riduzione de Die Zauberflöte, il ruolo della Figura Allegorica al Teatro Pergolesi di Jesi nella prima mondiale del De Bello Gallico di Nicola Campogrande sotto la direzione di Giulio Prandi e la regia di Tommaso Franchin. Ha cantato lo Stabat Mater di Pergolesi per il XXIII Festival Pergolesi Spontini di Jesi e Rodi e, per il progetto OperaLab e dell’Accademia Chigiana, estratti dai ruoli di Gilda da Rigoletto e Nannetta da Falstaff al Teatro dei Rinnovati di Siena.

Luigi Morassi ha conseguito la laurea in canto lirico presso il conservatorio G. B. Martini di Bologna.
Si è perfezionato presso l’Accademia Rossiniana di Pesaro e l’Accademia del Maggio Fiorentino, studia attualmente tecnica vocale con il Maestro Fernando Cordeiro Opa.
Debutta nel 2022 nel ruolo di Eumete ne Il ritorno di Ulisse in patria di Claudio Monteverdi al Teatro Ponchielli di Cremona che ha inaugurato il Festival Monteverdi, diretto da Ottavio Dantone.
Tra i suoi recenti impegni, il ruolo di Lucano nell’opera Incoronazione di Poppea di Monteverdi al Festival Monteverdi di Cremona per la regia di Pierluigi Pizzi, accolto da un grande successo di critica e di pubblico; il doppio ruolo di Akela/ Kaa nell’opera Il Libro della Giungla di Giovanni Sollima al Teatro Regio di Parma, con repliche al Valli di Reggio Emilia, al Comunale di Modena e al Coccia di Novara.
Vincitore nel 2021 del premio Rodolfo Celletti e della borsa di studio per l’Accademia d’alto perfezionamento di belcanto di Martina Franca assegnata dal Maestro Alberto Triola, ha partecipato come solista alla rappresentazione del Pulcinella di Stravinskij in collaborazione con la fondazione Paolo Grassi di Martina Franca e con l’orchestra del teatro Petruzzelli di Bari, diretta dal maestro Daniel Smith, presso il teatro Verdi di Martina Franca. È stato finalista al concorso lirico Tullio Serafin per l’opera Mitridate Re di Ponto di Mozart con il ruolo di Marzio.
Tra i prossimi ruoli, Ozia in La betulia liberata di Mozart in forma concerto al Teatro Carlo Felice di Genova e Lucano nell’opera Incoronazione di Poppea di Monteverdi al Festival Monteverdi, che sarà anche al Teatro Alighieri di Ravenna, al Verdi di Pisa, al Sociale di Como e al Fraschini di Pavia.

PROGRAMMA

Wofgang Amadeus Mozart Mauerische Trauermusik in do minore K.477 (Musica Funebre Massonica)

Wofgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 25 in sol minore K1183 (K6 173dB)
Allegro con brio
Andante
Minuetto
Allegro

Luigi Boccherini Stabat Mater per due soprani, tenore e orchestra d’archi op.61 G 532
Introduzione (Allegro assai)
Stabat Mater (Grave assai)
Cujus animam (Allegro)
Quae moerebat Allegretto con moto)
Quis est homo (Adagio assai) – Recitativo
Pro peccatis (Allegretto)
Eja mater (Larghetto non tanto
Tui nati vulnerati (Allegro vivo)
Virgo virginum (Andantino)
Fac ut portem Larghetto
Fac me plagis (Allegro comodo)
Quando corpus Amen (Andante lento)

A cura di Debora Pietrobono – Foto Florian Ganslmeier /Yana Maziuta

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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