Matteo Bonaccini

Il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini eletto alle Europee, ha annunciato all’Assemblea legislativa regionale che tra quindici giorni rassegnerà le dimissioni dalla carica che ricopre dal 2014. “Sono stati dieci anni complicati“, ha detto ricordando la ricostruzione dal terremoto, la pandemia e l’alluvione. “Eppure sono stati dieci anni che vedono questa Regione più forte di prima“. Un discorso di poco più di mezz’ora, dove Bonaccini ha messo in evidenza gli indicatori economici attaccando il governo sulla sanità e i rimborsi per l’alluvione: “6mila euro per i beni mobili è poco più di un’elemosina”. Sintonia invece col governo sul fronte del tecnopolo, in vista del G7 Scienza e Tecnologia che si terrà a Bologna e Forlì dal 9 all’11 luglio, data termine del mandato di Bonaccini. “Cara Emilia-Romagna – ha detto in chiusura – servirti è stato un privilegio, un onore, per te come istituzione e per la nostra gente ho cercato di starci, ci sono e ci sarò per sempre”.

L’arrivo in Europa

I gruppi al Parlamento europeo si formeranno entro il prossimo 15 luglio. Dal 16 al 19, nella sede di Strasburgo, è in programma la sessione plenaria di apertura lavori per la nuova legislatura con l’elezione di presidente, 14 vicepresidenti e 5 questori e il voto delle commissioni. Bonaccini, in quanto eletto tra le file del Partito democratico dove ha raccolto il record di oltre 380mila preferenze, farà parte del gruppo S&D, l’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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