Penso, anzi ne sono convinto che la mia battaglia non solo personale possa finalmente avere un seguito positivo. Gli esperti come pediatri, psicologi e donne, uomini dello spettacolo, hanno iniziato a chiedere ad alta voce al governo delle leggi stringenti sugli smartphone in possesso ai minorenni.
Da diverse puntate a riguardo del mondo minorile su questo quotidiano, abbiamo richiesto con insistenza una modifica sostanziale sui cellulari che definiamo mine vaganti per i nostri adolescenti.
Ieri si è svolto un dibattito sull’argomento e ne è scaturita la volontà di accelerare nuovi decreti governativi per frenare il fenomeno.
Chiediamo al governo italiano di impegnarsi per far sì che nessuno dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze possa possedere uno smartphone personale prima dei 14 anni e che non si possa avere un profilo sui social media prima dei 16“.
E’ questo l’appello lanciato dai pedagogisti Daniele Novara e dallo psicoterapeuta Alberto Pellai – tra i primi firmatari della petizione arrivata anche su Change.org.
Dopo il divieto di utilizzo degli smartphone in classe fino alla terza media – anche per scopi didattici – voluto dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, arriva, dunque, la petizione, firmata da intellettuali e personalità del mondo dello spettacolo, da Paola Cortellesi e Alba Rohrwacher a Stefano Accorsi e Luca Zingaretti.