PAOLA CORTELLESI PREMIATI

Penso, anzi ne sono convinto che la mia battaglia non solo personale possa finalmente avere un seguito positivo. Gli esperti come pediatri, psicologi e donne, uomini dello spettacolo, hanno iniziato a chiedere ad alta voce al governo delle leggi stringenti sugli smartphone in possesso ai minorenni.

Da diverse puntate a riguardo del mondo minorile su questo quotidiano, abbiamo richiesto con insistenza una modifica sostanziale sui cellulari che definiamo mine vaganti per i nostri adolescenti.

Ieri si è svolto un dibattito sull’argomento e ne è scaturita la volontà di accelerare nuovi decreti governativi per frenare il fenomeno.

Chiediamo al governo italiano di impegnarsi per far sì che nessuno dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze possa possedere uno smartphone personale prima dei 14 anni e che non si possa avere un profilo sui social media prima dei 16“.

E’ questo l’appello lanciato dai pedagogisti Daniele Novara e dallo psicoterapeuta Alberto Pellai – tra i primi firmatari della petizione arrivata anche su Change.org.

Dopo il divieto di utilizzo degli smartphone in classe fino alla terza media – anche per scopi didattici – voluto dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, arriva, dunque, la petizione, firmata da intellettuali e personalità del mondo dello spettacolo, da Paola Cortellesi e Alba Rohrwacher a Stefano Accorsi e Luca Zingaretti.

Un appello che deve essere ascoltato dal governo Meloni per salvare l’incolumità di tanti figli dell’Italia e la loro crescita individuale.

Fin troppo continuiamo a scrivere di annebbiamento totale della memoria, di sfide, di rivalità, di bande incappucciate, di autolesionismo.

Il tempo è scaduto, le famiglie devono ritornare ad essere il vero perno del dialogo  come compagni insostituibili per la formazione dei loro bambini.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto ImagoEconomica 
Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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