Franco Benaglia Negli anni settanta Enzo Iannacci uscì con una canzone che diceva Vengo anch‘io? No tu no!.
Nel mortorio quaresimale di Brescia, la festa dei tifosi, programmata da tempo e in assoluta mancanza di propositi di velleitaria violenza, si è dovuta enere all‘esterno dello stadio. Ma può essere possibile e logica una cosa del genere? Ha chiamato il Direttore Generale, hanno chiamato i boss dagli Stati Uniti, hanno detto tutti gli appartenenti ai club fateci entrare che facciamo i bravi, cosa volevano di più per farci vedere un cavolo di partita. Ma come si fa a sopportare ancora una situazione del genere. La risposta del tifoso cesenate, nel nostro vernacolo, non può essere CHE DUE MAR…

Solo una spinta veramente forte fa mantenere saldo il concetto di attaccamento alla squadra come quello che permea l‘animo dei frequentatori del Manuzzi.
Questo è l‘unico lato positivo di quel mondo infido che si chiama calcio. Dovrebbe essere un divertimento, invece è diventato un dualismo di opinioni e progetti sempre divergenti che sfociano, in genere, su conclusioni basate sulla capziosità e sulla voglia di prevalere l‘uno sull‘altro, per poi pavoneggiarsi, alla fine, del risultato mediocre conseguito. Purtuttavia saremo sempre in prima fila già da sabato contro lo Spezia, per dimostrare che questo ottimo inizio d‘anno non è stato una meteora, ma un buon passo avanti non solo verso una salvezza tranquilla, ma verso un obiettivo più ambizioso. Non è impossibile da raggiungere, ma sicuramente è lecito da sperare
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Flaviano Sassi Alla luce dei risultati delle nostre concorrenti nella corsa verso la salvezza si può tranquillamente dire che il punto conquistato contro il Brescia sia oro colato. Non è certamente stata una delle migliori prestazioni del Cesena formato trasferta, il bel gioco ha latitato e non poco. Che poi cosa significhi “bel gioco” è un mistero. Come diceva mister Allegri “chi vince non potrà mai giocare male, perché se giochi bene e poi perdi ti piovono addosso le critiche”. L’importante era non perdere a Brescia, per dare continuità alle prestazioni, muovere la classifica e tenere alta l’autostima.

Possiamo tranquillamente affermare che il Cesena, al suo ritorno in serie B dopo sei anni, con 41 punti in classifica, a questo punto del campionato, stia facendo un miracolo sportivo. Sabato al Manuzzi arriva un lanciatissimo Spezia con fondate ambizioni di promozione diretta in serie A e arriva con i favori del pronostico. Il Cesena dovrà tenere le antenne dritte ed affilare gli artigli per affrontare la gara con lo stesso piglio con il quale ha affrontato le altre nobili decadute in questo complicatissimo campionato di serie B. Non speco inchiostro sui fenomeni del GOS che hanno impedito la trasferta a Brescia dei tifosi del Cesena perché ne hanno ampiamente trattato i colleghi di Cesenalè.

La Redazione sportiva – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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