La nuova stagione calcistica della serie A, giunta alla prima sosta dopo tre giornate disputate, ha visto molti cambiamenti sulle panchine, con ben tredici squadre che affrontano il campionato con un nuovo allenatore. Tra le big  solo l’Inter, l’Atalanta e la Roma hanno mantenuto la continuità tecnica, rispettivamente con Simone Inzaghi, Gian Piero Gasperini e Daniele De Rossi.
L’Inter, campione d’Italia in carica, ha rafforzato la squadra puntando sull’esperienza di Mehdi Taremi e Piotr Zielinski.  Inzaghi spera di ripetere l’impresa, conoscendo bene la squadra, cresciuta in tre anni sotto la sua conduzione tecnica.
L’Atalanta, dopo il trionfo in Europa League, è un’altra squadra che ha scelto la continuità, confermando uno dei migliori allenatori, Gian Piero Gasperini, capace di motivare i calciatori e mantenendo sempre alta la tensione agonistica, nonostante le difficoltà legate a infortuni e cessioni importanti.
Anche la Roma prosegue con Daniele De Rossi, subentrato a José Mourinho. Dopo un inizio promettente, l’allenatore avrà il compito di confermare la crescita della squadra e puntare a obiettivi ambiziosi, grazie alla recente conferma di Paulo Dybala.
Il Milan, dopo la lunga permanenza di Stefano Pioli, ha puntato sul portoghese Paulo Fonseca, che avrà il difficile compito di riportare i rossoneri ai vertici, dopo una stagione deludente. Le aspettative sono alte, ma l’inizio del campionato non è stato particolarmente brillante.
La Juventus, dopo l’era Allegri, è ripartita con Thiago Motta, l’allenatore protagonista dell’ultima fantastica stagione del Bologna. L’inizio del campionato ha già fatto veder un sostanziale cambiamento del gioco, e la squadra sembra seguire con successo i suoi schemi tattici.
Il Napoli, reduce da una stagione disastrosa, è nelle mani di Antonio Conte, noto per la sua caparbietà e per la sua capacità di trasformare squadre in difficoltà in compagini vincenti soprattutto con il recente arrivo di Lukaku, i cui effetti si sono visti subito in campo.
Il Bologna si accinge al debutto in Champions League con il nuovo allenatore Vincenzo Italiano, contratto firmato fino al 2026, che avrà l’arduo compito di non far rimpiangere Thiago Motta. Dopo tre giornate di campionato, sotto le due Torri, si aspetta ancora la prima vittoria.
Il Cagliari si affida a Davide Nicola, l’erede di Claudio Ranieri. Tanta esperienza in serie A alla guida di Udinese, Genoa, Torino ed il salvataggio miracoloso dell’Empoli, la scorsa stagione.
Il Como prosegue con Cesc Fabregas, l’allenatore spagnolo, ex centrocampista di Arsenal e Barcellona,  alla prima esperienza in Serie A, dopo la storica promozione dalla serie cadetta.
Anche ad Empoli cambio in panchina, dopo la partenza di Nicola per la Sardegna, la società ha chiamato Roberto D’Aversa. L’ex allenatore del Lecce ha risposto senza esitazioni ritrovando la massima Serie.
La Fiorentina, dopo il congedo di Vincenzo Italiano, si affida a Raffaele Palladino, l’allenatore napoletano protagonista dell’impresa del Monza, trainata dalla Primavera alla Serie A, all’undicesimo posto in classifica.
Il Genoa ha confermato Alberto Gilardino, reduce da una grande stagione da debuttante in Serie A, con rinnovo per altre due stagioni. La società ha ritoccato l’ingaggio con fiducia incondizionata verso il tecnico.
La Lazio ha scelto Marco Baroni, subentrato al dimissionario Tudor, e legatosi al club biancoceleste con contratto pluriennale, dopo aver ben lavorato al Lecce e al Verona nelle ultime due stagioni, ed ottenendo in entrambi i casi la salvezza.
Il Lecce conferma (con rinnovo fino al 2026) Luca Gotti, dopo aver centrato l’obiettivo salvezza con qualche giornata di anticipo, nonostante il subentro inatteso a causa dell’esonero di D’Aversa.
Il Monza cambia con Alessandro Nesta, reduce dall’eccellente stagione in serie cadetta con la Reggiana. Il debuttante di lusso ritrova in Brianza Adriano Galliani, dopo i dieci anni straordinari trascorsi da calciatore al Milan.
Il Parma conferma Fabio Pecchia, dominatore assoluto dello scorso campionato cadetto ed autore della promozione in A dei ducali. Non sarà un campionato facile, ma il gruppo è molto legato e può dimostrare senz’altro il proprio valore.
Paolo Vanoli è il nuovo allenatore del Torino, arrivato sotto la Mole dopo una lunga trattativa con il Venezia, con il compito di dare nuova linfa al progetto granata dopo il triennio di Juric.
Aria nuova anche ad Udine, dopo la mancata conferma di Fabio Cannavaro. La società ha scelto Kosta Runjaic, ex tecnico del Legia Varsavia. Scelta tribolata, dopo le attente valutazioni su Di Francesco e Vivarini.
Eusebio di Francesco è sbarcato in laguna, con il compito di non far rimpiangere Polo Vanoli.  Il tecnico abruzzese torna subito in panchina dopo la cocente delusione della retrocessione in B con il Frosinone.
Si cambia anche a Verona, per concludere, dove Paolo Zanetti subentra a Marco Baroni, trasferitosi alla Lazio.
I primi 270 minuti di questo campionato hanno già evidenziato conferme, molte sorprese e qualche delusione, ma c’è ancora tutta una stagione calcistica da vivere, dove 20 allenatori scriveranno 20 storie da raccontare.
Franco Buttaro
articolo a cura di Franco Buttaro – Foto Imagoeconomica
Franco Buttaro
Editorialista Franco Buttaro

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