Antonio Conte e Simone Inzaghi al Maradona Stadium si giocano mezzo scudetto

La 26sima giornata di serie A si apre al Via del Mare con la vittoria dell’Udinese per 1-0 contro il Lecce. La gara è decisa da un rigore molto discusso, trasformato da Lorenzo Lucca nonostante le indicazioni dei compagni di squadra di lasciare il tiro a Thauvin. Solo quattro minuti dopo il tecnico Runjaic decide di sostituire Lucca, mandando in campo Bravo.

Al Tardini il Parma batte 2-0 il Bologna, festeggiando il debutto in panchina ed in serie A di Cristian Chivu, ex allenatore della Primavera dell’Inter. Il match si sblocca alla fine del primo tempo grazie a Bonny, che realizza un rigore, e viene chiuso da Sohm al 79′, abile a finalizzare un assist di Dennis Man

Allo stadio Penzo pareggio a reti inviolate tra Lazio e Venezia. Nel primo tempo, Dia ha una grande opportunità per portare in vantaggio i suoi, mentre nella ripresa sono Maric e Oristanio a mancare il gol, con i lagunari che si rendono pericolosi anche nei minuti di recupero.

Al Grande Olimpico Torino successo dei granata per 2-1 contro il Milan. All’inizio della partita, un rinvio errato di Maignan colpisce Thiaw, regalando il vantaggio ai granata. Alla mezzora Milinkovic-Savic si esibisce in un intervento decisivo parando il rigore di Pulisic. Nella ripresa, il portiere serbo continua a essere protagonista con parate miracolose, poi una potente conclusione di Reijnders consente ai rossoneri di pareggiare. Ma è un’illusione che dura pochi minuti: una distrazione difensiva consente a Gineitis di segnare il gol decisivo per il Toro.

A San Siro l’Inter batte 1-0 il Genoa scavalcando il Napoli (sconfitto a Como) in classifica. I nerazzurri soffrono parecchio nel primo tempo: il Grifone è ben organizzato e riesce a chiudere tutti gli spazi. Nella ripresa Barella colpisce una traversa miracolosa poi alla mezzora il gol di Lautaro che vale 3 punti e la vetta.

Al Sinigaglia il Como batte 2-1 il Napoli, sconfitta che costa agli azzurri la pole position. In avvio clamoroso autogol di Rrahmani (retropassaggio verso Meret, fuori dai pali), immediato pareggio dei nerazzurri con Raspadori che approfitta di un errore di Kempf. Nella ripresa grande chance per McTominay, ma Butez salva, poi Diao servito da Nico Paz regala la vittoria ai lariani.

Al Bentegodi il Verona batte la Fiorentina per 1-0, risultato che allontana la formazione scaligera dalla zona retrocessione. Ritmi lenti e poche occasioni nella prima fase di gioco: Kean prova a farsi notare, impegnando Montipò con un colpo di testa, mentre Sarr risponde con un tiro dalla distanza che costringe De Gea a un intervento sicuro. Nel secondo tempo, Kean esce in barella dopo aver subito una profonda ferita al volto in uno scontro di gioco. In pieno recupero arriva il gol di Bernede che complica le ambizioni europee dei viola.

Al Castellani l’Atalanta dilaga 5-0 contro l’Empoli, riscattando l’amara eliminazione dalla Champions League. Il match si sblocca alla mezzora con un autogol di Gyasi, che involontariamente indirizza il pallone nella propria rete. Poco dopo Retegui raddoppia con un preciso colpo di testa. Nel secondo tempo la Dea aumenta il proprio vantaggio con una splendida doppietta di Lookman, mentre Zappacosta completa il quadro segnando il quinto gol che sancisce la superiorità assoluta della squadra di Gasperini.

Anche la Juventus riscatta l’eliminazione dalla Champions League battendo all’Unipol Domus il Cagliari per 1-0, quarta vittoria consecutiva in campionato. A decidere il match è una rete di Vlahovic che sfrutta al meglio un errore di Mina. I bianconeri dominano il primo tempo, sprecando spesso il gol del raddoppio. Nella ripresa calano i ritmi ed il risultato non cambia.

All’Olimpico la Roma batte agevolmente il Monza per 4-0 nel posticipo del lunedì sera, decimo risultato utile consecutivo per i giallorossi. Gara in discesa per la formazione capitolina che sblocca il risultato dopo dieci minuti con un tiro a giro da fuori area di Saelemaekers, alla mezzora il raddoppio con un colpo di testa di Shopmurodov su cross di Soulé. Nella ripresa il tris di Angelino su assist di Cristante, che nel finale sigla il quarto gol di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

La giornata si chiude con 21 reti ed il cambio al vertice della classifica, ma tutto può essere ribaltato sin dal prossimo turno: match scudetto da brividi al Maradona tra Napoli e Inter. E l’Atalanta, distante soltanto 3 punti dalla vetta, resta in agguato.

Franco Buttaro

Il conDirettore Franco Buttaro – Foto Getty Image

Franco Buttaro
Editorialista Franco Buttaro

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