Questa la vergognosa e infamante scritta posta con un pennarello nella bacheca dell’Università “LA STATALE” di Milano, firmata con il simbolo anarchico: la A cerchiata.

Un gesto divenuto abituale da chi scambia la libertà di manifestare con il diritto alla violenza sia fisica che morale.
In poche parole, quelli che la Dott.ssa Ginevra Bompiani definisce i “bambini e i bravi ragazzi manganellati dalla polizia” hanno evidenziato senza mezze misure un odio viscerale verso CHI è chiamato a difendere la pubblica sicurezza.

“Sbirro suicidato – mezzo perdonato” una scritta che non dobbiamo assolutamente dimenticare e che ha voluto evidenziare in modo scandaloso alcuni fatti drammatici accaduti tra le Forze dell’Ordine tra cui il suicidio della Allieva carabiniera, 25enne, che si era tolta la vita alla Scuola Marescialli di Firenze.

Gli anarchici dimostrano così la loro totale “intolleranza” verso le divise e si sono inseriti senza difficoltà tra gli “studenti veri” nelle facoltà universitarie, trasformandole i veri covi operativi! Basta porre attenzione ai video delle manifestazioni per notare che molti di quelli nelle prime tre file non sono poi così giovani (tutti fuori corsi da almeno 10/15 anni?) e sicuramente il “tesserino universitario” non lo hanno mai visto!
Il Gruppo di progetto UNIMI 2040 istituito dal Rettore della “Statale” nel 2019, che ha il compito di individuare i possibili scenari futuri che riguardano la formazione, la ricerca e gli assetti di governance di una grande università multidisciplinare come la Statale e quello di stimolare la comunità accademica, ha voluto sottolineare: “In Statale continua l’invettiva belligerante dei collettivi anarchici, con scritte come quelle apparse contro le forze dell’ordine e con atti di violenza veri e propri, inaccettabili per qualsiasi Paese civile e per un’università che ha l’ambizione di tornare competitiva in Europa. Auspichiamo che il Magnifico Rettore e gli organi di governo prendano provvedimenti per punire i violenti e per cessare il degrado portato negli ultimi giorni dai collettivi di sinistra pro-Palestina nella sede di Festa del perdono“.
Nasce e si rafforza così la speranza che i movimenti studenteschi progressisti, sempre attenti a quel che accade in Università, prenderanno le dovute distanze da quella vergognosa scritta.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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