E’ stato avviato un nuovo servizio di emergenza per migliorare l’operatività e la tempestività dei soccorsi. Oltre alla chiamata classica, che arriva alla sala operativa, è possibile ottenere direttamente l’esatta posizione dell’utente e poi anche avviare una videochiamata.
Quante volte è successo di dover chiamare i numeri di emergenza per richiedere aiuto per un furto, una segnalazione o per assistenza sanitaria? In Italia da qualche anno ormai è in funzione il Numero Unico di Emergenza 112, che include tutti i numeri che hanno un riferimento con i soccorsi. Per sensibilizzare i cittadini europei sul servizio e sui suoi vantaggi, nel 2009 è stata istituita la Giornata Europea celebrativa del “Numero Unico di Emergenza”. Il numero è ora operativo in dodici regioni italiane e garantisce il servizio di emergenza a oltre trentasei milioni di abitanti attraverso diciassette Centrali Uniche di Risposta (CUR). Digitando 112 da una linea fissa o mobile, i cittadini possono richiedere il tipo di soccorso di cui hanno bisogno: sanitario, forze dell‘ordine, vigili del fuoco o soccorso in mare.
La Centrale Unica raccoglie la chiamata, fa le opportune verifiche e spedisce la richiesta di soccorso alla sala operativa competente. Tra le peculiarità che rendono il sistema 112 uno strumento efficace, trova la localizzazione delle chiamate e l’accesso multilingue. Il servizio è anche accessibile ai cittadini non udenti tramite una funzione corretta chiamata “112 Sordi“.
Il sistema nel 2022 ha ricevuto 400 chiamate. Inoltre, le CUR filtrano le chiamate improprie liberando le centrali operative degli enti di pronto intervento da attività non necessarie. Basta considerare che sono state filtrate il 52 per cento delle chiamate totali, consentendo di concentrare le risorse sugli effettivi soccorsi richiesti. In Italia, ogni chiamata di emergenza trova risposta in media entro sette secondi e, in caso di mancato contatto con la centrale, l’utente è subito richiamato.
Nel corso del 2022, le CUR hanno gestito circa venti milioni di telefonate, tra cui 92.000 segnalazioni generate direttamente dalle autovetture in caso d’incidente stradale grazie al sistema e-Call. Il modello di Numero Unico di Emergenza Europeo sviluppato in Italia, permeato da tecnologie sempre più complicate messe gratuitamente al servizio della sicurezza dei cittadini, esprime una forte collaborazione istituzionale che vede il governo del sistema affidato a una regia integrata tra Stato e Regioni.
Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica