Il “positivo”
Una “kermesse” premiante.
 
Una “bella” prima serata, forse anche sopra le aspettative, viste le polemiche già in atto prima dell’inizio del comunque tanto atteso “Festival” che in molti negano di vedere ma che i numeri smentiscono. Abiti di “haute couture” sia nel mondo femminile che maschile, canzoni premianti e con evidenza di temi di grande attualità, celebri rientri come i “I Ricchi e i Poveri” avvolti da un grande fiocco rosso, Renga con Nek e un conduttore, “Amadeus”, come sempre spigliato, efficiente e coadiuvato da un sorprendente Marco Mengoni.
 
Il “negativo”
L’immancabile presenza della sinistra e dei radical chic!

Doveva essere una “edizione” apolitica, così aveva anticipato il suo conduttore Amadeus (sebbene ben noto per l sue preferenze politiche) ma, come sempre da anni, il lungo braccio sinistroide si insinua ovunque e ovunque, nell’assurda ricerca di visibilità e dell’accattonaggio di qualche volto, ieri sera ha fatto il suo “debutto” anche sul prestigioso palco di Sanremo per mandare messaggi contro il Governo Meloni! 

In primis Enrico Lucci, di Striscia la notizia ha invitato Amadeus e Mengoni di “dichiararsi” antifascisti a cui ovviamente è seguito l’inno partigiano “Bella ciao” intonato dal Conduttore e dal suo “aiutante in campo”.

A seguire un monologo sulla “legittima” protesta degli Agricoltori.

Situazione “non facile da digerire” e che letteralmente stancato tutti.

Non a caso il Conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani, nella puntata di “Zanzara” su radio 24, ha espresso tutta la sua negatività su tali interventi e sulla indiretta critica al Governo in una serata dedicata alla canzone e al divertimento e che va oltre il Paese Italia con una sua eco a livello mondiale.

Cosa mai dobbiamo aspettarci nel proseguo del 74mo Festival di SANREMO?

A cura di Pierluigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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