La storia si ripete: ancora una volta sinistra e sinistroidi, con a capo il Sindaco di Milano, il dem Beppe Sala, si oppongono all’evento previsto per il 17 maggio” il “Remigration Summit“, prevista per il 17 maggio, inoltrando una “missiva” alla rete “Nessuna persona è illegale“, in cui viene manifestata l’intenzione di chiedere un incontro sia con il Prefetto che con il Questore finalizzata a “impedire” tale manifestazione , che prevede l’incontro delle destre europee, ritenute “pericolose”!
Per la cronaca “sembra” che tale richiesta, che porta la data del 3 aprile, sia “confortata” proprio da quanto espresso da “Nessuna persona è illegale”, che inviata il Sindaco pidiessino a contrastare tale evento.
Il Sindaco, naturalmente non ha perso l’occasione per ricordare che Milano, è stata ed è la città medaglia d’oro della Resistenza e simbolo di accoglienza, e pertanto non può premiare una presenza di tale “evento” nella sua giurisdizione, sottolineando: “Temi complessi come quello delle migrazioni non possono essere affrontati con toni che alimentano l’odio e la disumanità”.
Tale lettera ha provocato l’immediata reazione dei rappresentanti di Fratelli d’Italia, Simone Orlandi e Deborah Dell’Acqua, che opponendosi al sindaco sinistroide, che favorisce solo le manifestazioni della sinistra, anche di quella più estrema, hanno dichiarato: “Si arroga il diritto di stabilire chi può manifestare e chi no andando contro i principi fondamentali garantiti dalla Costituzione italiana“.
Se in qualche occasione il “Remigration Summit” ha creato qualche “difficoltà” in altre città europee, quelle schierate a sinistra “ovviamente”, dove si sono verificati scontri dall’opposizione non è giusto e corretto verla in chiave politica unilaterale e considerarla a priori quale tentativo di normalizzare discorsi di odio e divisione, (che solitamente invece caratterizzano proprio la sinistra – vedi le offese costantemente rivolte ai Governi di destra – foto e bandiere bruciate, pupazzi impiccati, ecc ecc) considerati inaccettabili in una società democratica. (anche se prima sarebbe necessario capire di quale democrazia parla la sinistra!)
E Sala vorrebbe farci credere che il suo “dire e fare” rientrerebbe in una logica politica sulla libertà di espressione e sui limiti che essa può avere nell’incitamento all’odio? L’odio è una prerogativa della sinistra!

A cura di Pier Luigi Cignoli editorialista – Foto ImagoEconomica