Notizia dell’Agenzia stampa russa “Interfax”.
La Federazione Russa a seguito delle sanzioni, per l’ennesima volta, imposte dall’Unione Europea nei suoi confronti da una sua prima risposta e questa volta tocca ad una Banca Italiana la “UniCredit”. La Corte di San Pietroburgo ha posto sotto sequestro conti e proprietà della Banca operante in Russia per un valore di 463 milioni di euro. Tale decisione è il frutto di una istanza posta dalla “RusKhimalyans“, Società produttrice di gas liquido e partecipata da Gazprom, relativamente ad un contenzioso verificatosi nel 2023 nei confronti di UniCredit. Si parla, al momento, di una “misura provvisoria” determinata da una “causa” in corso intentata da RusChemAlliance, in merito ad una joint venture tra Gazprom e Rusgazdobycha.
Tra gli “asset” sequestrati figurano: proprietà immobiliari, titoli, fondi e le partecipazioni in UniCredit Leasing Llc e UniCredit Garant Llc.
UniCredit non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito!
Per la cronaca è bene ricordare i fatti relativi a tale decisione.
Il tutto ha origine dal blocco alla edificazione di un nuovo impianto per il “trattamento” del gas, in prossimità di Leningrado da “Linde” per conto di RusChemAlliance e Renaissance Heavy Industries finalizzato a non violare le sanzioni decise da Bruxelles.
Le Banche garanti, di tale progetto,  compresa UniCredit, si sono rifiutate di effettuare pagamenti a RusChemAlliance in quanto, a loro volta, avrebbero violato le sanzioni europee. La società russa, al rifiuto dei pagamenti reclamati, ha citato in giudizio, le Banche coinvolte: UniCredit, Deutsche Bank, Commerzbank, Bayerische Landesbank e Landesbank Baden-Wurttemberg. Ad oggi si ritiene che tale provvedimento sia finalizzato al solo sequestro di quanto necessario a coprire il totale dei versamenti non effettuati, ma resta ancora una supposizione!
Non dimentichiamo che tale “fatto” potrebbe anche rientrare nel “diktat” della BCE, dato a UniCredit, al fine di lasciare la Federazione Russa.
Infatti lo scorso 7 maggio, a seguito verifica dei risultati del 1mo trimestre ’24, Andrea Orcel, attuale amministratore delegato del gruppo UniCredit, ha dichiarato: “A quanto ne so ogni singola banca in Europa che ha un’esposizione alla Russia di qualunque dimensione ha ricevuto la lettera con cui la Bce chiede di ridurre l’esposizione verso Mosca”. Ha inoltre aggiunto: “La nostra esposizione cross border sulla Russia è scesa del 91% in due anni e la presenza locale del 67%. La nostra strategia è di continuare a farlo in modo ordinato e accelerato così l’esposizione cross border sarà azzerata nei prossimi 12-15 mesi e la banca locale sarà significativamente più piccola”.
La Farnesina è già al lavoro su tale vicenda e si prevede un primo contatto con Mosca questo lunedì 21 maggio in un tavolo proposto dal Ministro Antonio Tajani con le Aziende e le Istituzioni impegnate nel mercato russo.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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