ROBERTO POLETTI
Ci risiamo!
 
Da qualche sera Mediaset su Rete 4, dalle 20,30 alle 21,20 ci tormenta con il nuovo programma di approfondimento (politico) “4 di sera“, condotto da Francesca Barra e Roberto Poletti, che auspicavamo ci liberasse finalmente dal tormentone pilotato da Bianca Berlinguer che aveva reso “Prima di domani” un suo personale show dove cercava sempre di far trionfare l’ideologia di sinistra, in primis per appagare sé stessa e poi soddisfare una certa categoria di video-ascoltatori, dando a tutti la sensazione di trovarsi difronte a LA7 o a 9.
Ma la storia si ripete, anche se impostata in modo più simpatico, data anche la “maestria” dei conduttori ma lo scopo è sempre mirato a dare la precedenza a certi personaggi della sinistra, alla loro invadenza e ad una scarsa “educazione” in quanto tendono ad interrompere le controparti per val valere il loro pensiero. Inoltre le continue accuse ad un Governo di destra, che ha vinto grazie al voto e non ai “vili” giochi di palazzo fatti per anni dalla sinistra al fine di mantenere un potere politico non meritato, disturbano e annoiano come il fatto di sentirsi costantemente apostrofati quali “nostalgici” o “fascisti” da un “branco di semi acculturati” che tra l’altro hanno anche una scarsa conoscenza della Storia.
Io sono di destra, non ho certo vergogna a manifestarlo ma questo non significa che sono “fascista“, così come il 30% di ha votato per Fratelli d’Italia. Nel concetto dell’Art. 21 della Costituzione si parla di libertà di pensiero, di parola e di stampa, ma tra questo e l’offendere sistematicamente le persone c’è una grande e sostanziale differenza. Usando la loro logica cosa mai succederebbe se parlando degli aderenti alla sinistra noi quotidianamente dicessimo “Tutti brigatisti rossi” – “Tutti partigiani rossi, quelli di Tito, quelli delle Foibe” – “Comunisti totalitaristi”, si scatenerebbe l’inferno e troveremmo tutta la sinistra in piazza con le bandiere rosse decorate con falce e martello!
I soliti due pesi e due misure?
Purtroppo per loro il processo di crescita è troppo lento rispetto allo scorrere del tempo e una “destra” preparata sta raggiungendo i vertici da cui per troppi anni è stata tenuta volutamente lontana!
La Francia ne è la dimostrazione più lampante!
Auspichiamo che MEDIASET ci ripensi e cambi le regole di una trasmissione che le reca solo danno e infastidisce gli ascoltatori del centro-destra!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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