Tra i cantautori più gettonati del panorama musicale italiano, prestato al cinema anche come attore. Sex symbol della Dolce Vita è l’uomo che tutte le donne di allora avrebbero voluto incontrarlo a Roma si chiama Franco Califano, ma nel mondo della cultura, più che per il suo lato erotico, è conosciuto per il suo stile di scrittore e per essere un poeta di eccezionale bravura, fra lo chansonnier e un rivoluzionario guru della beat generation.
Il “Califfo” – così viene soprannominato fin da ragazzino per via delle sue molteplici relazioni amorose – è originario di Pagani, in provincia di Salerno nato il 14 settembre 1938 e figlio di un importatore di legnami e di una casalinga. Dalla dolce vita che brucia nei club di Via Veneto, dalla boxe e sì, anche dalla scuola che infatti terminerà con un profitto scolastico invidiabile. Nel frattempo, comincia anche a lavorare nei fotoromanzi delle edizioni LANCIO e di GRAND HOTEL, di solito con i ruoli da antagonista violento. È in quegli anni che si accosta al mondo della poesia e della musica componendo “Da molto lontano” per Edoardo Vianello e “E la chiamano estate” per Bruno Martino.
Franco Califano ci ha lasciato il 30 marzo 2013 a Roma tra il pianto di tanti amici e fan a livello internazionale.
La Redzione giornalistica – Foto Imagoeconomica
