Oggi, 6 febbraio 2025, a San Marino, presso la Segreteria di Sato Affari Esteri e in collegamento in videoconferenza è stato presentato il progetto culturale “Translating Pram” per celebrare il ricordo della nascita, il 6 febbraio 1925, di Pramoedya Ananta Toer.
Pramoedya Ananta Toer nacque a Blora il 6 febbraio 1925 e morì a Giacarta il 30 aprile 2006.
E’ stato un grande scrittore e attivista indonesiano, autore di romanzi, racconti brevi e saggi sull’Indonesia ed i suoi abitanti.
I suoi lavori sono ambientati durante il periodo coloniale, durante il movimento per l’indipendenza indonesiana, l’occupazione giapponese durante la 2da guerra mondiale, così come i regimi autoritari post-coloniali di Sukarno e Suharto ed intrisi di storie personali e nazionali.
I suoi scritti non trovarono il favore dei governi coloniali ed autoritari in seguito, al punto da incorrere nella censura prima del periodo delle riforme, per quanto fosse già famoso al di fuori dell’Indonesia. Durante la “guerra di indipendenza indonesiana” venne imprigionato dal governo olandese dal 1947 al 1949. Dopo il “golpe” di Suharto, accusato di aver appoggiato il precedente regime (per quanto fosse stato censurato sotto di esso) e di essere “comunista” venne imprigionato sull’isola di Buru nella provincia di Maluku dal 1969 al 1979.
Durante la sua prigionia sull’isola di Buru scrisse la sua opera più famosa, i romanzi appartenenti al “Buru Quartet” comprendente “Questa terra dell’uomo” (Bumi manusia), “Figlio di tutti i popoli” (Anak semua bangsa), Jejak langkah, Rumah kaca (“La casa di vetro“) e il Fuggitivo. Non avendo accesso a materiale di scrittura, recitava le storie ai prigionieri; in seguito l’opera venne trascritta e diffusa clandestinamente. (Wikipedia)
Patrocinato dalla Segreteria di Stato Affari Esteri e dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, “Translating Pram” nasce da una ricerca curatoriale collaborativa e interdisciplinare sulle traduzioni delle opere di Pramoedya Ananta Toer (1925-2006), uno dei più importanti scrittori e intellettuali indonesiani del Novecento, candidato al Premio Nobel per la Letteratura e prigioniero politico per oltre 14 anni sotto diversi regimi. Il progetto esplora la vita e le opere di Pramoedya Ananta Toer, con particolare attenzione al suo libro “Il Fuggitivo”, tradotto in italiano da Guido Corradi e Giulio Soravia e pubblicato da AIEP Editore – casa editrice sammarinese – nel 2007.
Ambientato sull’isola di Giava (Indonesia) durante gli ultimi giorni dell’occupazione giapponese (1945), “Il Fuggitivo”, scritto in carcere e pubblicato nel 1950, offre numerosi spunti di riflessione sia in ambito letterario che storico-politico, rendendolo ancora oggi un libro estremamente attuale. Il romanzo affronta temi come la resistenza e la lotta contro varie forme di oppressione attraverso la storia di un protagonista che diventa mendicante per resistere alle forze occupanti. “Il Fuggitivo” è una storia di legami familiari e affettivi, d’onore, ma anche di tradimento e opportunismo. Nonostante la popolarità dell’autore, “Il Fuggitivo” è l’unica opera di Pramoedya Ananta Toer mai tradotta direttamente dall’indonesiano in italiano, il che rende questa pubblicazione un avvenimento molto significativo per la produzione culturale sammarinese, oltre a rappresentare un’opportunità per favorire il dialogo interculturale. La conferenza stampa segnerà ufficialmente l’inizio di un programma pubblico che culminerà il 3 ottobre 2025 con l’apertura di una mostra negli spazi di Palazzo Graziani, San Marino, progettata in collaborazione con il Corso di Design dell’Università di San Marino e la Cooperativa Tre Arrows. Il programma, che includerà gruppi di lettura, laboratori di traduzione, e la proiezione e discussione di opere cinematografiche, sarà realizzato in collaborazione con i partner del progetto. Le attività coinvolgeranno studenti di diverso ordine e grado e la cittadinanza sammarinese. I risultati di questo processo diventeranno parte integrante della mostra, che, dopo l’esposizione a San Marino, potrà essere adattata a diversi spazi e contesti. (da comunicato Stampa San Marino)
Alla prestigiosa conferenza stampa hanno partecipato:
● Amb. Albertini: Benvenuto in rappresentanza della Segreteria di Stato Affari Esteri ●Amb. Ferdinandi: rappresentanza diplomatica sammarinese presso l’Indonesia/ASEAN ● Vito Testaj, direttore degli Istituti Culturali, in rappresentanza della Segreteria di Stato Istruzione e Cultura ● Wika Wihanasari, vice capo missione, in appresentanza dell’Ambasciata della Repubblica d’Indonesia a Roma ● Chiara Giardi e Paola Pietronave in rappresentanza del team curatoriale (Berto Tukan, Chiara Giardi, Mochamad Hasrul Indrabakti e Paola Pietronave): Introduzione al progetto ● Nicola Morganti in rappresentanza di AIEP editore: la traduzione de Il fuggitivo ● Prof. Riccardo Varini (Corso di Design dell’Università di San Marino): prospettiva sul programma pubblico e il design della mostra ● Aditya Ananta Toer (si legge Aditia Ananta Tur) in rappresentanza della Fondazione Pramoedya Ananta Toer: le celebrazioni del centenario ● Prof. Antonia Soriente, (Università l’Orientale di Napoli) insieme a Guido Creta (ricercatore e docente presso l’Università l’Orientale di Napoli ) e Emanuele Giordana (docente e giornalista): Pram e la letteratura indonesiana in Italia ● Lettura della prima pagina del libro, prima in Indonesiano (Aditya Ananta Toer in collegamento da Blora) poi in italiano.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica