Mentre la sinistra europea e quella “nazionale” continuano la loro “guerra” nei confronti del Governo in carica, regalando nel quotidiano offese e male parole alla Premier Giorgia Meloni, come riportato da “il Giornale” in un articolo di Luca Sablone, Politico – in precedenza The Politico, quotidiano statunitense con sede ad Arlington County, in Virginia, che si occupa principalmente di politica mondiale – ha definito Giorgia Meloni quale persona più potente d’Europa nella sua classifica per il 2025, sottolineando: “Chi chiami se vuoi parlare con l’Europa? Se sei Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e consigliere chiave del Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, il numero da chiamare è quello di Giorgia Meloni”.
Tale riconoscimento smentisce in modo drastico tutto quanto “l‘esercito rosso” delle UE dichiara nei suoi confronti attribuendole insuccessi operativi e un “presunto e falso” isolamento che, con l’avvento del centro-destra al potere, l’Italia sarebbe rimasta sola e isolata da una politica internazionale e soprattutto dalla sua presenza quale Stato membro della stessa UE, da loro gestita!
Per la cronaca ricordiamo che dalla data del 25 settembre 2022, che ha decretato il successo del centro-destra al governo e per scelta del popolo sovrano e non per i soliti giochi di palazzo, che hanno tenuto per anni la sinistra al potere, si sono avverati una serie di eventi che anno azzerato tutte “vergognose ipotesi” fatte da una sinistra all’opposizione in quanto “incapace” di svolgere un vero ruolo fattivo nel Paese. “Politico” ha così evidenziato in modo chiaro e lampante che la Premier Meloni, considerata una pericolosa “ultranazionalista”, è diventata la figura principe nella politica internazionale e referente per “fare affari” tra Bruxelles e Washington, in quanto in grado di esercitare “un forte potere” in un momento in cui il Continente è privo di “potenti centristi” in grado di affrontarla. Il suo ingresso a Palazzo Chigi fece “notizia” in tutto il mondo politico e ben pochi avevano previsto che avrebbe gestito il Paese a lungo. Contrariamente al loro pensiero ha già superato il biennio consolidando la “sua governance” e portando l’Italia ad essere uno Stato forte e stabile, come mai era stato dal dopoguerra e con previsioni economiche che favoriscono “investitori stranieri,”.
“Politico” evidenzia inoltre anche il successo di Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione europea ed ex ministro del governo Meloni, inserito tra le personalità influenti classificandolo quinto nella categoria dei “disrupters” e definendolo “il costruttore di ponti”. Ha assegnato inoltre il primato dei “doers” a Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, mentre al secondo posto colloca Vladimir Putin.

A cura di Pier Luigi – Foto ImagoEconomica