Un’ampia operazione della Polizia Postale ha portato all’arresto di nove persone nelle province di Catania, Roma, Milano, Firenze, Bergamo, Ravenna, Varese e Imperia per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico online. Le indagini, condotte dal Centro operativo per la sicurezza Cibernetica di Catania e coordinate dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo), sono scaturite dal sequestro di dispositivi elettronici a un indagato arrestato durante un’altra operazione contro la pedopornografia. Dall’analisi del contenuto dei dispositivi sequestrati sono stati individuati gruppi online dedicati allo scambio d’immagini e video di abusi su minori, anche molto piccoli. Nell’operazione denominata “Tabù” sono state indagate ventisei persone per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Gli indagati sono stati sottoposti a perquisizioni personali e informatiche. Nel corso delle perquisizioni, eseguite a Catania, Roma, Milano, Brescia, Varese, Bergamo, Catanzaro, Bari, Foggia, Torino, Cuneo, Genova, Imperia, Avellino, Livorno, Prato, Ravenna, Ascoli Piceno, gli agenti hanno rinvenuto migliaia di file pedopornografici e, in un caso, anche il formato digitale del libro “Guida del Pedofilo”. Questo ritrovamento evidenzia la gravità e la pericolosità della pedofilia online, che non solo rappresenta un reato gravissimo, ma può anche avere conseguenze devastanti sulla vita delle vittime. Il materiale sequestrato è ora al vaglio dei magistrati e degli investigatori per altri approfondimenti investigativi utili anche all’identificazione delle piccole vittime. Operazione analoga contro lo sfruttamento sessuale dei minori online da parte della Polizia Postale del Centro operativo per la sicurezza cibernetica. Sono state eseguite tredici perquisizioni domiciliari. A seguito delle stesse sono finite in manette in flagranza di reato due persone (un 27enne e un 46enne) di Frosinone e Sassari per il possesso di un ingente quantitativo di foto e video pedopornografici. L’indagine è nata dall’analisi dei pagamenti per l’acquisto di materiale pedopornografico su gruppi chiusi di una nota piattaforma di messaggistica. I decreti di perquisizione al momento hanno interessato le città di Caserta, Como, Cuneo, Frosinone, Palermo, Reggio Emilia, Roma, Sassari e Viterbo. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati numerosi dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di file che saranno sottoposti ad analisi forense.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Repertorio

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui