
Il ruolo del portiere di calcio è un ruolo particolare perché molto diverso da quello degli altri elementi della squadra.
Nel tempo è assai mutato, adeguandosi ai cambiamenti che il calcio ha subìto in più di due secoli. Citiamo, tra i più importanti, la modifica del 1912, in cui è stabilito che il portiere può toccare la palla con le mani solo all’interno della sua area di rigore e non più in ogni parte del campo; e la modifica del 1991, anno in cui è introdotta la norma che vieta all’estremo difensore il tocco con le mani su un retro-passaggio volontario di un compagno di squadra e su un passaggio direttamente da fallo laterale.
Il portiere è da sempre definito come “lo spericolato” della squadra, perché senza paura deve essere pronto ad affrontare gli avversari che si presentano all’interno della sua area di porta. Rapidità, giusta posizione, e una buona tecnica, unite a una spiccata personalità, sono le caratteristiche principali necessarie per diventare numeri uno. Numeri uno, in questa estate da record, anche sul mercato. L’unico steccato da abbattere per i portieri resta il pagamento di un prezzo in tripla cifra. Per i guardiani di porta, insoliti mattatori del mercato, le cifre sono lievitate notevolmente.
Dopo anni passati a spendere e spandere per punte, centrocampisti e difensori, le ricche tribù del calcio hanno scoperto il gusto di svenarsi per piazzare l’uomo giusto tra i pali e hanno fatto le cose in grande, aggiornando due volte il record per quello più caro di sempre. Tanti saluti per i 75 miliardi di lire pagati nel 2001 dalla Juve al Parma per Buffon, primatista assoluto per diciotto anni, ai 72,5 milioni di euro versati dal Liverpool alla Roma per Alison e gli 80 milioni di euro di Kepa Arrizabalaga, passato dall’Athletic Bilbao al Chelsea. Cifre che certificano che non ci sono più limiti di prezzo per un portiere.
Ottanta milioni sono una follia – dichiara Courtois – altro protagonista delle grandi manovre nelle porte di mezza Europa. Per il belga, sfruttando il contratto in scadenza con il Chelsea nel 2019, il Real Madrid ne ha spesi “solo” 35, ma sul suo conto ne arriveranno undici a stagione. Nonostante la mancata inclusione di Buffon, andato al Paris Saint-Germain a costo zero, lo scontrino provvisorio del mercato recita 237,5 milioni di euro versati per cinque portieri (Kepa, Alisson, Courtois, Leno e Meret). L’evoluzione di un qualcosa che si era iniziato a muovere un anno fa con i 40 milioni di euro recapitati dal City al Benfica per Ederson e i 28,5 sborsati dall’Everton al Sunderland per Pickford.
Ora manca solo il primo portiere a oltrepassare quota 100. Casualmente, ma non troppo, gli stessi della clausola rescissoria che l’Atletico Madrid ha affibbiato a Oblak, uno di maggiori indiziati a fare cadere l’ultimo muro.
Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Lapresse