Come evidenziato da “Ansa”, in Belgio Papa Francesco ha provato un grande senso di disagio nel constatare l’indifferenza del mondo occidentale dove non si battezzano più i bambini e dove la religione conta sempre meno.

La sua dichiarazione alla comunità cattolica del Belgio riunita nella Basilica del Sacro Cuore: “Siamo passati da un cristianesimo sistemato in una cornice sociale ospitale a un cristianesimo ‘di minoranza’, o meglio, di testimonianza. E questo richiede il coraggio di una conversione ecclesiale”.

Bruxelles ha snobbato il Santo Padre, niente feste, niente bandierine bianche e gialle, niente piazze “oceaniche” anche se da oltre trent’anni nessun papa, dopo Papa Giovanni Paolo II nel 1995 ha visitato la città belga.

La Chiesa è sempre più lontana dai pensieri della gente, gli abusi e la pedofilia ne hanno incrinato la sua credibilità e i suoi principi e la stessa comunità cattolica si smarca da una Chiesa, quella di Roma, che appare loro fuori dal mondo.
Una cosa forse sarebbe bene ricordare sia ai cristiani che ai laici (soprattutto a quelli “atei” che in prossimità della morte chiedono l’estrema unzione e il perdono perché non si sa mai!)
Nella messa di domani, la XXVI del tempo ordinario, c’è un passo del vangelo di Marco (Mc 9,38) che andrebbe sicuramente letto anche dalla “magistratura” e da certi politicanti di sinistra, quelli del gender e del querr, cher recita: “….Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli (bambini e bambine) che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina per mulino e sia gettato nel mare”. Parole dure che il Figlio di DIO, nella sua riconosciuta bontà infinita, rivolge ai Pedofili: una vera condanna a morte, altro che psicologi, psichiatri, cliniche, fasulle riabilitazioni, arresti domiciliari e altri buonismi riservati a tutela di “bestie umane” che privano i minori della loro integrità o peggio ancora che li massacrano! Ovviamente le pene “severe” devono essere applicate anche agli adepti della Chiesa.
Per Papa Francesco non è certamente un momento favorevole e la piaga degli abusi e della pedofilia, grazia anche ai social si diffonde a macchia d’olio. Solo con l’applicazione di legge punitive e condanne Esemplari si potrebbe mettere un freno a tali vergogne!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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