Bruxelles, 15 novembre 2023. – Come era prevedibile, nel corso della conferenza stampa relativa alle previsioni autunnali dell’esecutivo della UE, il Commissario Europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, tanto per non smentire la sua matrice politica, in merito alle “previsioni” della Commissione europea relative al deficit “Pil e debito-Pil” dell’Italia per il 2025 sottolinea che i dati in suo possesso evidenziano una “sostanziale differenza” rispetto alle attese formulate dal Governo di centrodestra italiano.
La sua dichiarazioni: “Per quanto riguarda le differenze con il 2025, effettivamente c’è una differenza nel deficit e nel debito, tra le proiezioni contenute nei documenti italiani e le nostre stime. La differenza direi si basa fondamentalmente su tre punti: il primo è che le nostre stime includono un incremento più alto del costo degli interessi sul debito rispetto alle stime italiane, nel 2025 rispetto al 2024 . La seconda è che la Commissione include nelle proprie stime un prolungamento delle misure sul cuneo fiscale che è stata adottata per l’anno scorso e quest’anno. Perché è stata rinnovata sistematicamente ormai in questi anni e perché il governo l’ha presentata con una misura permanente. Quindi noi includiamo anche i costi. La terza riguarda la stima della Commissione in ragione di un incremento del valore dei salari e degli stipendi pubblici maggiore di quello previsto nelle stime italiane”.
Dobbiamo forse applaudirlo? Ricordargli che il suo mega stipendio lo paghiamo noi? Auspichiamo solo che il giugno del 2024 arrivi quanto prima e auguriamo al Sig. Gentiloni buona vita!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica