La “Camera” ha “stoppato” con il voto la proposta della legge Schlein finalizzata all’aumento delle risorse per la sanità. Ma questo non per contrastare tale proposta solo per il gusto e il piacere di contrastare il PD da parte della maggioranza ma per la realistica mancanza dei fondi necessari a dare poi la reale copertura di quanto fosse stato “erroneamente deliberato.
I dem hanno provato a salvare la “pdl”, chiedendo un rinvio finalizzato a “individuare insieme una soluzione“, come proposto dalla Capogruppo Chiara Braga.
Immediata la risposta di FdI, nella persona di Tommaso Foti: “Non si approvano leggi senza copertura. L’impegno del mio gruppo è quello a fare la nostra parte sul fronte della sanità ma non con coperture incerte“.
La Schlein non ha esitato a replicare: “Gettate la maschera ma noi continueremo nella nostra battaglia“, mentre tutta l’opposizione ha cercato di farsi sentire parlando di un “blitz” che ha umiliato il Parlamento, e questo da parte del M5S – Avs e AZ.
Per la cronaca e per evitare confusione il provvedimento del Pd proponeva per i prossimi 5 anni un incremento graduale di fondi da destinare al Servizio Sanitario fino a raggiungere nel 2028 un intervento complessivo non inferiore al 7,5% del Pil. Ma la Camera aveva già approvato all’unanimità la proposta di legge su iniziativa parlamentare a prima firma da parte del dem Marco Furfaro finalizzata al sostegno dei medici di base senza fissa dimora, con uno stanziamento di 2 milioni di euro in due anni, quale sperimentazione a partire della città metropolitane.
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A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica