Carlo Calenda e Elly Schlein al Congresso di Azione
La “Camera” ha “stoppato” con il voto la proposta della legge Schlein finalizzata all’aumento delle risorse per la sanità. Ma questo non per contrastare tale proposta solo per il gusto e il piacere di contrastare il PD da parte della maggioranza ma per la realistica mancanza dei fondi necessari a dare poi la reale copertura di quanto fosse stato “erroneamente deliberato.
I dem hanno provato a salvare la “pdl”, chiedendo un rinvio finalizzato a “individuare insieme una soluzione“, come proposto dalla Capogruppo Chiara Braga.
Immediata la risposta di FdI, nella persona di Tommaso Foti: “Non si approvano leggi senza copertura. L’impegno del mio gruppo è quello a fare la nostra parte sul fronte della sanità ma non con coperture incerte“.
La Schlein non ha esitato a replicare: “Gettate la maschera ma noi continueremo nella nostra battaglia“, mentre tutta l’opposizione ha cercato di farsi sentire parlando di un “blitz” che ha umiliato il Parlamento, e questo da parte del M5S – Avs e AZ.
Per la cronaca e per evitare confusione il provvedimento del Pd proponeva per i prossimi 5 anni un incremento graduale di fondi da destinare al Servizio Sanitario fino a raggiungere nel 2028 un intervento complessivo non inferiore al 7,5% del Pil. Ma la Camera aveva già approvato all’unanimità la proposta di legge su iniziativa parlamentare a prima firma da parte del dem Marco Furfaro finalizzata al sostegno dei medici di base senza fissa dimora, con uno stanziamento di 2 milioni di euro in due anni, quale sperimentazione a partire della città metropolitane.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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