L’agenzia di stampa Tass conferma l’avvenuto scambio di 90 prigionieri di guerra, per parte, 180 in tutto, tra la Federazione Russa e l’Ucraina.
Il Ministro Andrej Rėmovič Belousov, in un post sulla app di messaggistica Telegram, ieri 25 giugno 2024,  ha dichiarato che i prigionieri russi sono rientrati in Russia grazie alla fattiva e preziosa collaborazione degli Emirati Arabi Uniti, che hanno partecipato come intermediari a titolo umanitario, e, non appena possibile, verranno trasferiti a Mosca per i controlli medici e l’accertamento delle loro reali condizioni di salute. In cambio sono stati consegnati 90 prigionieri appartenenti alle forze armate ucraine.
E’ bene ricordare, data la costante disinformazione che ci viene propinata da certi giornalisti occidentalisti, tale scambio non è né il primo e non sarà l’ultimo cisto che è in atto da oltre 28 mesi e l’ultimo è stato effettuato il 31 maggio scorso, sempre grazie alla presenza degli Emirati Arabi.
Per la cronaca ricordiamo che il Maggiore Generale Tatyana Moskalkova, Primo vice capo del dipartimento legale del ministero degli affari interni russo, ha confermato che gli “inviati russi” hanno incontrato il suo omologo ucraino, Dmytro Lubinets, in occasione dello scambio dei prigionieri avvenuto nella regione di Belgorod. Ha inoltre affermato che ha avuto luogo uno scambio di informazioni circa le “possibili opzioni per uno scambio dei civili che si trovano attualmente in luoghi di detenzione forzata“.
Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo aver ringraziato gli “Intermediari” dello scambio, ha sottolineato: “Casa non è solo una parola. Casa significa Ucraina. Oggi altri 90 nostri cittadini sono tornati a casa dalla prigionia russa, guerrieri della Guardia nazionale, della Marina, delle Forze armate, delle Forze di difesa territoriale, del Servizio delle guardie di frontiera”.
Visto che il Presidente Putin è considerato dagli USA un “macellaio” e un “criminale” dalla UE, ma si rende sempre disponibile a valutare i fatti, perché invece i “prigionieri Israeliani” ad Hamas non vengono scambiati nel rapporto 1 a 1 e non 1 a 70/80 (che non ha nessun senso né logico né umano) ma vengono torturati e ammazzati? Qualcosa non quadra nelle informazioni che ci vengono regalate nel quotidiano!
A cura di Pier Luigi Cognoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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