Il Presidente della Francia, Emmanuel Macron, calpestando i valori della sua terra “Liberté, Égalité, Fraternité” (Libertà, Uguaglianza, Fratellanza), il celebre motto risalente al settecento e associato in particolare all’epoca della Rivoluzione Francese, divenuto poi il motto nazionale della Repubblica Francese, non a caso è presente nell’articolo 2 della loro Costituzione, (1958), con grande spirito “combattivo” eccolo pronto alla guerra, sì pronto a sacrificare i figli della Francia nel folle sogno di conquistare la Federazione Russa tramite l’Ucraina.

Il nuovo “Napoleone”, come lo ha definito il Presidente Putin, nella giornata di ieri, ricordandogli “la campagna di Russia” del 1812, terminata con una disastrosa sconfitta e con la distruzione di gran parte delle truppe francesi e dei contingenti stranieri, propone all’Ue e pertanto a tutti agli Stati Membri, di cambiare i ruoli militari sostituendo la stessa “NATO” con la “potenza nucleare” francese.

Ora si presenta un problema da non sottovalutare.

Tale forza nucleare da CHI verrà gestita? Dalla UE o dalla megalomania di Macron? Chi mai avrà il potere, in caso di conflitto con la Federazione Russa, di deciderne l’uso? Con quale diritto e/o autorità tale “personaggio”, uno dei 27 capi degli Stati Membri, dovrebbe beneficiare di tale potere e responsabilità?

Teniamo anche in debito conto che ha seri problemi nella gestione del suo Paese e che tale protagonismo è del tutto inutile e gratuito!

A cura di Pier Luigi Cignoli editorialista – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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