“Entriamo in una nuova era“. Così il presidente francese Emmanuel Macron ha aperto il suo discorso televisivo alla nazione incentrato sugli ultimi sviluppi internazionali dopo la lite tra Trump e Zelensky nello Studio Ovale e lo stop degli aiuti militari Usa all’Ucraina. “Gli Stati Uniti hanno cambiato la loro posizione sulla guerra“, ha affermato il capo dell’Eliseo che poi ha definito la Russia una “minaccia” per la Francia e l’Europa: “Chi può credere che Mosca si fermerà all’Ucraina? Di fronte a questo mondo in pericolo, restare spettatori sarebbe una follia. La strada per la pace non può fare a meno dell’Ucraina e non può essere la sua capitolazione“. Il presidente francese ha poi detto di aver “deciso di aprire il dibattito strategico” sulla dissuasione nucleare e “sulla protezione” degli alleati europei. Il giorno dopo, è arrivata la reazione russa a queste affermazioni. Macron fa “ogni giorno dichiarazioni che contraddicono le sue dichiarazioni precedenti” e mostra così di essere “disconnesso dalla realtà“, ha detto alla Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Le affermazioni di Macron sul nucleare pongono una minaccia alla Russia, ha poi affermato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov.
Mosca: “Macron vuole che guerra continui”
Non solo. Il Cremlino ha accusato Macron di volere “la continuazione della guerra”, dopo il discorso pronunciato ieri. “Questa è già una retorica nucleare, una pretesa di leadership nucleare in Europa che è molto, molto aggressiva”, ha affermato il portavoce Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti. Inoltre il Cremlino boccia l’idea del presidente francese di schierare forze europee in Ucraina “una volta firmata la pace.
Macron: “‘Summit militare dei Paesi che vogliono la pace”
Macron nel suo discorso aveva ribadito il sostegno di Parigi a Kiev che passa “anche attraverso il suo esercito” e aveva annunciato un incontro per la prossima settimana tra i capi di stato maggiore dei Paesi che hanno aderito al piano di pace delineato a Londra che prevede il dislocamento di forze europee in Ucraina “una volta firmata la pace”. “Le forze europee non dovranno battersi oggi sulla linea del fronte ma andranno lì soltanto una volta che la pace sarà stata firmata per garantirne il pieno rispetto”, ha rassicurato il leader francese che poi ha definito “solido e durevole” il piano illustrato a Trump durante la sua visita a Washington, il 24 febbraio scorso. Sulla difesa europea il presidente francese ha spiegato invece di aver “deciso di aprire un dibattito strategico” sulla dissuasione nucleare e “sulla protezione degli alleati, una decisione che – puntualizza – sarà sempre nelle mani del Presidente della Repubblica”. “Voglio credere che gli Stati Uniti resteranno al nostro fianco ma se invece non sarà così bisogna essere pronti. Abbiamo bisogno di attrezzarci di più e alzare la nostra posizione di difesa”.
A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica