Sono un eclettico”, così si è definito il mio ospite, la sua vita si potrebbe prestare sicuramente come traccia per scrivere un libro o per girare un film.

Lucas Carrieri nasce in Argentina in una famiglia di artisti, a San Juan, un paesino nel  territorio andino.

Laureato in Filosofia e Lettere, si occupò anche di giornalismo e lavorò come docente, finché un giorno decise di andare a conoscere l’Europa parlando correttamente cinque o sei lingue.

Lucas mi spiega questo concetto con occhi vividi: “Arrivai ad Ibiza nel 1985, io ero molto serio ed intellettuale ma Ibiza ti cambia la testa, ti cambia la vita!”  

Con questa affermazione mi ha trasmesso la sensazione che la sua vita da un certo punto di vista sia iniziata da quel momento.

In quegli anni effettivamente Ibiza iniziò a diventare famosa sicuramente per la bellezza dell’isola ma soprattutto per la sua vita notturna.

Lavorò come  modello, carpentiere e cameriere viaggiando e conoscendo vari paesi europei finché approdò in Italia, precisamente a Rimini e iniziò a lavorare come barista in una discoteca chiamata Barcellona.

Lucas inizia a raccontarmi:

– “Un giorno mi chiesero di organizzare una festa nel lungomare di Rimini per far divertire un po’ di più la gente, scelsi i graffiti come linea artistica, fu un successo, da quel momento iniziai a fare il direttore artistico del Barcellona e nacque la Graffiti Convention proprio da quella sera, cominciarono a crearsi gruppi di graffitisti (crew) e iniziò l’accettazione della Graffiti Art in Italia, condannata fino ad allora come vandalismo”.

Carrieri decise poi di andare a  lavorare in qualità di direttore artistico al Cellophane di Rimini, discoteca abbastanza trasgressiva, successivamente alla discoteca extra lusso White Elephant diventando “Dadada”, la discoteca più cool d’Europa e poi al “Peter pan” di Misano (RN).

Avendo vissuto personalmente i club degli anni Novanta concordo perfettamente con ciò che mi spiega Lucas:

– “I club degli anni Novanta non sono come quelli di adesso, le discoteche erano strutture bellissime, curate nei particolari, progettate da architetti innovativi e al loro interno oltre a musica qualitativamente di alto livello (non commerciale), si organizzavano mostre fotografiche, sfilate di moda e gli stilisti più bizzarri esponevano le loro collezioni che ovviamente non avevano nulla a che vedere con le passerelle commerciali, il clubbing all’epoca era un’espressione di creatività artistica in ogni sua sfaccettatura”.

Nel 2004 decise di andare a vivere a Berlino e aprì una galleria d’arte chiamata Lucas Carrieri Artgallery, un ambiente innovativo dove vennero integrate tra di loro situazioni musicali ricercate, moda, quadri e performance bellissime.

Lucas continua dicendo:

In quel periodo il mondo del clubbing stava scomparendo per portare i locali notturni ad un mondo uniformato e anonimo che a me non apparteneva e non appartiene, perché credo nell’arte e nella musica in ogni sua sfumatura, quindi la mia scelta di andare a vivere a Berlino la ritenevo la più opportuna per poter esprime ancora me stesso e ciò che avevo da offrire dal punto di vista artistico.

La mia galleria è stata molto apprezzata e ha visto la partecipazione di tantissime persone, alcune conosciute nei miei spostamenti europei nell’ambito della vita notturna, altre per la mia ricerca accurata di opere d’arte e di performer, altre come simpatizzanti visto il mio carattere cosmopolita ed eclettico.

Ricordo una volta che perfino Jean Paul Gaultier mi vestì dal vivo ad una presentazione, regalandomi il suo abito, quasi come fossi parte di un’opera d’arte! Credo di respirare arte a 360 gradi, in ogni sua forma”.

Lucas mi parli di The Faboulos’ 90s? Vorrei spiegare ai miei lettori questa festa molto particolare.

Faboulos ’90s è una festa che organizzo dal 2013 a Riccione (RN) almeno una volta all’anno e arrivano persone da tutta Europa.

E’ concepita per le persone che ascoltavano la musica degli anni ’90, non commerciale ma la musica house, poi lo spirito degli anni ’90 è tornato di moda tra i giovani, rivisto in chiave moderna, con nuovi remix di house music e tech-house, così è diventato semplicemente “The Fabulous” adatto ad un pubblico molto trasversale.

 

Ho unito varie tipologie di persone in un’atmosfera trasgressiva, ospiti originali ed eleganti, eterosessuali, drag queen e gay in location con varie sale a tema dal gusto fetish o sadomaso per esempio, ma il tutto proiettato in una atmosfera di raffinatezza e accuratezza.

Partecipare al Faboulos’ 90s è come ritornare alla nightlife in cui l’Italia dettava moda, dove gli stilisti come ad esempio Gaultier, Paciotti, Borsato, Cavallini e molti altri si divertivano in pista, tempi in cui Riccione era vista come una delle città europee del divertimento”.

– Hai un sogno nel cassetto?

– “In realtà non ho sogni nel cassetto perché nella vita ho realizzato ogni mio desiderio, l’unica volontà che ho ora è stare vicino alla mia famiglia, a mia madre, perché mi ha sempre sostenuto in tutte le mie decisioni”.

Avendo conosciuto personalmente Lucas Carrieri e avendo soprattutto vissuto le feste da lui organizzate e visto le sue performance, sono del parere che lui sia stato uno dei direttori artistici più rinomati nel panorama delle discoteche perché è riuscito con il suo gusto unico e innovativo a creare degli eventi di grande spessore ed originalità.

Egli è riuscito ad anticipare le tendenze e a creare eventi unici e memorabili attraendo un pubblico numeroso ed entusiasta.

A cura di Barbara Comelato – Foto Redazione

Barbara Comelato

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