Martedì 5 dicembre i funerali di Giulia Cecchettin a Padova
Ancora nuovi risvolti e nuove dichiarazioni dall’assassino di Giulia Cecchettin!
Filippo Turetta ha affermato: “Ingiusto Giulia vivesse senza me, l’ho uccisa guardandola negli occhi. Continuava a chiedere aiuto. Le ho dato, non so, una decina, dodici, tredici colpi con il coltello. Volevo colpirla al collo, alle spalle, sulla testa, sulla faccia e poi sulle braccia.”
A prescindere dalle dichiarazioni dell’Avvocato della difesa, che magari e giustamente, afferma che i processi si fanno in tribunale e non sui social –d’altronde Lui rappresenta la difesa e ha pertanto il “dovere” di trovare tutto quanto può essere utile al suo Cliente per farlo “assolvere” o fargli conferire i minimi delle pene per il reato commesso–  e da quanto al momento è emerso dall’accusa, il “Popolo Sovrano” vorrebbe due cose:
  1. Che il processo che si terrà tra 15/17 luglio fosse a porte aperte, non è chiaro il motivo per cui non sia lecito e consentito presenziare.
  2. La presenza di una “VERA GIURIA POPOLARE” con il potere di decidere sulla scorta delle arringhe degli avvocati – difesa e accusa – della sorte del “presunto” anche se reo confesso (ma non è un’attenuante)  “assassino” e non lasciare questo “oneroso” compito nelle mani di un Giudice.
Questa richiesta è dovuta al riscontrarsi ormai troppo spesso di “condanne” estremamente buoniste e incomprensibili da parte dei cittadini che gradirebbero una “Giustizia” basata sui fatti certi e non su cavilli che minimizzano la crudeltà dei reati.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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