JORGE MARIO BERGOGLIO PAPA FRANCESCO

LE INTERVISTE ESCLUSIVE DEL COSTA
Il Sogno e la Parola Speciale Giubileo 2025

Carlo Costantini intervista Papa Francesco

Benvenuti nella nostra rubrica “Interviste Impossibili”, dove il confine tra realtà e fantasia si dissolve in un turbinio di parole e immagini create dal genio onirico di Carlo Costantini. In questo spazio incantato, ogni settimana vi condurremo in viaggi straordinari, dove incontreremo icone del passato e del presente, dando voce a pensieri e storie che mai avremmo potuto ascoltare nella realtà.

Immaginate di trovarvi in una stanza avvolta dalla luce soffusa di un tramonto, dove il celebre pittore Vincent van Gogh chiacchiera con voi sulla sua visione artistica, o di condividere un caffè con la regina del soul Aretha Franklin mentre discorre della sua ispirazione. Ogni intervista, frutto di un sogno fertile e ricco, svela aspetti inaspettati delle personalità più amate e rispettate del nostro tempo.

Prendete posto e preparatevi a lasciarvi trasportare dall’immaginazione: le porte della storia si aprono, e insieme a Carlo Costantini, l’unico cronista capace di attraversare il velo tra i mondi, scopriremo l’impossibile. Chi sarà il nostro ospite di oggi? Sintonizzatevi e sognate insieme a noi!

Ora chiudete gli occhi e immaginate un’accogliente sala del Palazzo Apostolico, una fusione tra modernità e storia che rispecchia l’essenza di Papa Francesco. Le pareti sono adornate da opere d’arte contemporanea affiancate a arazzi storici, creando un ambiente che ispira riflessione e dialogo.

La luce naturale filtra attraverso grandi finestre, offrendo una vista panoramica sui Giardini Vaticani, dove la vegetazione verdeggiante e ben curata conferisce un senso di tranquillità. Al centro della stanza, un grande tavolo rotondo in legno pregiato invita a un confronto informale e diretto.

Sulle pareti, fotografie che ritraggono momenti significativi del pontificato di Francesco e messaggi di pace e solidarietà. Un angolo è dedicato a una piccola biblioteca con volumi di teologia, filosofia e letteratura, simbolo dell’amore per la cultura e il sapere del Papa.

L’atmosfera è serena e accogliente, perfetta per l’intervista. Un profumo di caffè appena fatto permea l’aria, mentre un piccolo servizio di tè e dolci è a disposizione per rendere l’incontro ancora più conviviale. In questo contesto, il dott. Carlo Costantini ha l’opportunità di instaurare un dialogo aperto e profondo con Papa Francesco, strappando riflessioni sulla fede, la società e le sfide attuali, in un ambiente che esprime la semplicità e la profondità del pensiero del Pontefice.

Carlo Costantini: Santità, grazie per aver accettato questa intervista. Oggi più che mai, il mondo ha bisogno di speranza e di una guida. Lei ha sempre parlato di una Chiesa aperta e accogliente. Come vede il ruolo della Chiesa in questa società così frammentata?

Papa Francesco: Grazie a lei, dott. Costantini. La Chiesa deve essere un ospedale da campo, un luogo di cura e accoglienza per tutti. Viviamo in una società che può sembrare disorientata, ma il messaggio di Cristo rimane un faro di speranza. Dobbiamo aprire le porte e costruire ponti, non muri.

Carlo Costantini: Un messaggio molto forte. In un mondo in cui le divisioni sembrano aumentare, come possiamo promuovere il dialogo tra diverse fedi e culture?

Papa Francesco: Il dialogo è fondamentale. Dobbiamo ascoltare gli altri e cercare di comprendere i loro punti di vista. Ogni religione contiene semi di verità e di bontà. Il rispetto e l’apertura al dialogo ci permetteranno di costruire una pace duratura.

Carlo Costantini: Santità, con l’imminente apertura della Porta Santa e l’inizio del Giubileo 2025, come ritiene che questo evento possa influenzare la sfera sociale, politica e psicologica della nostra società?

Papa Francesco: “Il Giubileo è un momento di grazia e di riflessione, non solo spirituale ma anche sociale e comunitaria. Rappresenta un’opportunità per riscoprire il valore della misericordia e dell’accoglienza in un mondo spesso diviso da conflitti e ingiustizie. In questo periodo, invito tutti a un rinnovato impegno verso i più vulnerabili. La politica deve farsi carico delle necessità dei suoi cittadini, promuovendo il dialogo e la solidarietà. Sul piano psicologico, è fondamentale che ogni persona riscopra il valore dell’ascolto e della riconciliazione, per superare le ferite del passato e costruire un futuro di speranza e unità.”

Carlo Costantini: In merito al progetto “pane dell’accoglienza”, dove i clienti dei fornai possono partecipare donando pane per i poveri, pensa che anche per il Giubileo 2025 questa iniziativa possa assumere un significato particolare?

Papa Francesco: “Assolutamente sì. L’iniziativa del ‘pane dell’accoglienza’ è un bellissimo esempio di carità e solidarietà che speriamo di vedere rifiorire in occasione del Giubileo. Questo gesto non solo sostiene i bisognosi, ma ricorda a tutti noi l’importanza di condividere ciò che abbiamo. Il pane, simbolo di vita, diventa così un mezzo per costruire ponti tra le persone, abbattendo le barriere della miseria e dell’indifferenza. Invito i fornai e le comunità a raccogliere questo appello nei prossimi anni, rendendo il pane un simbolo di accoglienza e di fraternità, in linea con il pensiero di grandi giornalisti come Enzo Biagi, che sempre ha messo in evidenza il valore della dignità umana.”

Carlo Costantini: Santità, come vive lei personalmente le difficoltà e le sfide del suo ruolo? È umano sentirsi sopraffatti?

Papa Francesco: Sono un uomo come tutti gli altri, e sì, ci sono momenti di dubbio e difficoltà. Ma prego e cerco conforto nella comunità. La fede è un cammino, e ci sono giorni in cui è più facile e altri in cui è più difficile. La preghiera e l’approccio umile ci rafforzano.

Carlo Costantini: Negli ultimi anni, ha parlato spesso di giustizia sociale e di difesa dell’ambiente. Possiamo considerare queste cause come pilastri del suopontificato?

Papa Francesco: Assolutamente. La giustizia sociale è un imperativo morale. La povertà e le ingiustizie nella nostra società chiedono una risposta da parte di tutti noi. Allo stesso modo, la cura della nostra casa comune, la Terra, è una responsabilità che non possiamo ignorare. Dobbiamo agire ora, per le generazioni future.

Carlo Costantini: E riguardo la gioventù? Cosa possiamo dire ai giovani che si sentono disillusi rispetto al futuro?

Papa Francesco: Ai giovani dico: non perdete la speranza! Siete il futuro e avete la capacità di cambiare le cose. Impegnatevi, siate attivi, non rimanete in silenzio di fronte alle ingiustizie. La vostra voce conta, e il cambio può avvenire solo se vi unite in questo cammino.

Carlo Costantini: Santità, prima di concludere, c’è un messaggio che vorrebbe dare a tutti coloro che ci leggono?

Papa Francesco: Vi invito a vivere con gioia e con amore. Siamo chiamati a essere semi di speranza nel mondo. Non abbiate paura di sognare e di lavorare insieme per un futuro migliore. La carità è l’anima della giustizia e la speranza è un dono prezioso.

Carlo Costantini: La ringrazio, Santità, per queste parole ispiratrici. È stato un onore parlare con lei e ascoltare il suo messaggio di speranza e amore.

Papa Francesco: Grazie a lei, dott. Costantini. La benedico e prego per tutti voi. Andate avanti con coraggio e fede!

A cura di Marco Benazzi editorialista – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Marco Benazzi

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