LE INTERVISTE ESCLUSIVE DEL COSTA
Carlo Costantini (Il Popolano) Intervista il neo eletto Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia – Romagna
In uno studio luminoso, con una vista che abbraccia le dolci colline emiliane, ci troviamo di fronte al neo eletto Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna. Un uomo che ha saputo ritagliarsi uno spazio di rilievo sulla scena politica, ma che si trova ora a dover affrontare sfide non da poco. Un po’ come uno scultore che, armato di scalpello e pazienza, deve modellare un blocco di marmo grezzo, anche lui si prepara a dare forma a un’idea di Regione che desidera essere propositiva e inclusiva. Di seguito, l’intervista nello stile incisivo e diretto di Carlo Costantini.
Dott. Carlo Costantini (CC): Presidente De Pascale innanzitutto congratulazioni per la vostra elezione. In un momento storico così complesso, quali sono le principali sfide che vi aspettano in Emilia Romagna?
Presidente De Pascale: Grazie. Sì, la nostra Regione si trova di fronte a sfide significative, dalla gestione della ripresa post-COVID-19, all’urgenza di affrontare il cambiamento climatico. Ma non possiamo dimenticare la crisi economica che ha colpito tanti settori, dalle piccole imprese alla cultura.
CC: E cosa intendete fare per sostenere queste realtà? La gente vuole risposte concrete, non gotte di retorica.
P: Assolutamente. Stiamo lavorando su un piano di sostegno alle imprese, con incentivi mirati e semplificazione burocratica. Inoltre, vogliamo investire nella formazione dei lavoratori, affinché possano adattarsi a un mercato del lavoro in continuo mutamento.
CC: Formazione e mercato del lavoro: una combinazione che si sente spesso, ma che poi spesso non trova applicazione. Come garantirete che la teoria si traduca in pratica?
P: Ripartendo dall’ascolto. Vogliamo coinvolgere le aziende e i lavoratori nel creare corsi che siano realmente utili, in modo da allineare le esigenze del mercato con le competenze delle persone.
CC: E per quanto riguarda il settore sanitario? È un tema caldo, e i cittadini sono molto preoccupati per l’accesso ai servizi.
P: La sanità è fondamentale, e la pandemia ha messo in luce sia i punti di forza che le criticità del nostro sistema. Stiamo lavorando per potenziare i servizi territoriali, per ridurre le liste d’attesa e garantire che tutti possano accedere alle cure necessarie.
CC: Se parliamo di crescita e sviluppo, non possiamo dimenticare l’ambiente. Qual è la vostra visione sul tema della sostenibilità?
P: La sostenibilità deve diventare un pilastro delle nostre politiche. Intendiamo promuovere una transizione ecologica che coinvolga tutti i settori, dal turismo all’agricoltura, passando per la mobilità. Non possiamo sacrificare il futuro dei giovani.
CC: Ha toccato un punto cruciale. E cosa dirà a chi ha paura che le riforme possano andare a scapito della tradizione emiliana e dei suoi valori fondanti?
P: La tradizione è fondamentale, ma non deve diventare un alibi per rimanere fermi. Dobbiamo riscoprire la nostra identità, intrecciandola con l’innovazione. La cucina, ad esempio, può e deve evolversi senza perdere le radici.
CC: Torniamo al sociale. Quali iniziative avete in mente per combattere le disuguaglianze crescenti?
P: Innanzitutto, è fondamentale garantire pari opportunità a tutti. Vogliamo rafforzare le reti di supporto per le famiglie in difficoltà e promuovere politiche attive per l’inclusione sociale. La prevenzione è la chiave.
CC: Un ultimo pensiero: come intende interagire con i cittadini? La distanza tra politica e popolazione è un problema che si aggrava.
P: La partecipazione è essenziale. Vogliamo avvicinarci alla gente, organizzando incontri, forum e consultazioni. La politica deve essere un dialogo aperto, non una monologa sterile. Solo così possiamo costruire insieme una Regione migliore.
CC: È chiaro che la strada è lunga e tortuosa. Ma vogliamo sperare che le parole si traducano in azioni. Grazie, Presidente, per aver condiviso la sua visione con noi.
P: Grazie a voi. Prometto che lavorerò instancabilmente per l’Emilia Romagna e i suoi cittadini.
L’intervista si chiude con una nota di speranza, sebbene la tensione dell’incertezza rimanga palpabile nell’aria. La vera sfida per il neo eletto Presidente De Pascale sarà quella di dare concretezza a queste promesse, perché il tempo non perdona e i cittadini sono sempre più esigenti.
A cura di Marco Benazzi editorialista – Foto ImagoEconomica