Apprendo con molta tristezza la divulgazione nazionale di Paolo Guzzanti inerente la sua personale situazione economica attuale, queste le sue parole che ha rivolto agli amici più intimi.“Nessun pesce d’aprile, nessuno scherzo. Tra i costi di un lungo divorzio, le spese sanitarie per diversi interventi e il fisco sono rimasto con 14 euro in contanti”.
“Rovinato da divorzi, fisco e salute – racconta Paolo Guzzanti, sono entrato in un triangolo economicamente pesante: divorzio, fisco e salute – spiega ancora l’85enne con la solita voce allegra, nonostante tutto – Che dire… Molto semplice, quattro giorni fa mi sono reso conto di essere rimasto con 14 euro, perché erano andate in pagamento rate di tasse molto alte, alle quali si aggiungono pesanti spese per un divorzio che si è protratto per 5 anni con pagamenti non dovuti e che mi ha dissanguato. E come terzo lato del triangolo: la salute, ho subito 4 interventi in un anno che l’assicurazione copre ma solo in parte”.
“Ho 85 anni e due divorzi, l’ultimo dei quali molto costoso. Non ho potuto pagare le tasse e si sono accumulate. Della mia pensione mensile ne rimane un terzo, falcidiata dai prestiti che ho fatto quando potevo”.
“Sono un privilegiato ma ho dovuto farmi aiutare”
Guzzanti spiega: “Sarei un benestante, ho una buona pensione che però viene falcidiata… Oggi a 85 anni non mi presterebbero neanche un centesimo. Quindi mi ritrovo ad essere un vecchio giornalista che continua a scrivere per vivere – e mi piace, sia chiaro -, tanto disperato che la settimana scorsa ho inviato un messaggio Whatsapp chiedendo aiuto ad alcuni amici personali, molto stretti. E’ stato sicuramente un gesto necessario, ma umiliante”, conclude Guzzanti.
L’appello agli amici.
“Dopo il messaggio inviato agli amici tutti mi hanno chiamato per sapere come stessi. Ho raccolto nel giro di poco circa 4.000 euro”. Guzzanti inizialmente non aveva nessuna intenzione di divulgare la sua situazione: “Ho cambiato idea perchè mi sono accorto che il mio non è un caso personale, ma può capitare a chiunque. Divorziare è un lusso e il fisco ti tratta come un debitore, non si interessa a come stai come succede, per esempio, in Germania. Per non parlare della sanità: ormai puoi solo fare affidamento su quella privata”.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto ImagoEconomica