MAURIZIO LANDINI SF CGIL

“Quando sono stato a Palazzo Chigi per la legge di bilancio ho regalato alla presidente del Consiglio L’uomo in rivolta di Albert Camus. Il senso di quel libro che fece grande rumore è rimettere al centro la libertà delle persone. Se la persona non si rivolta di fronte alle ingiustizie non esiste come persona, perché viene cancellato. Io l’ho pensata così”. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, al congresso nazionale delle Acli, spiega così le parole pronunciate in vista dello sciopero generale di ieri 29 novembre, quando disse che era il momento di una “rivolta sociale”, scatenando molte polemiche, con la maggioranza che aveva considerato quelle dichiarazioni “eversive”. “Oggi – ha aggiunto Landini –  la messa in discussione della democrazia non la danno le persone in piazza per i propri diritti ma chi in Parlamento sta tentando di far passare un decreto che chiama sicurezza ma riduce le libertà e gli spazi delle persone”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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