Ci risiamo.
La prima bastonata è già pronta!
Visto che è tornata alla ribalta del potere lancia il suo primo messaggio “negativo” contro i cittadini degli Stati Membri. Un altro contratto segretato, come quello di 72 miliardi relativo al “covid” in cui nessuno può mettere mano?
La Von der Leyen ha categoricamente smentito che la data del 2035, data che obbliga a le Case automobilistiche a vendere solo auto elettriche possa venire prorogata!
Ursula von der Leyen per garantirsi il risultato prima del voto aveva già dichiarato che se ne usciva “vittoriosa” entro i primi 100 giorni di mandato avrebbe proposto il “Patto per l’industria pulita” a sostegno della “fabbriche” europee produttrici di vetture elettriche in competizione con quelle cinese la lor con quelle cinesi e anche nell’ipotesi di una eventuale ma non scontata vittoria di Donald Trump negli USA.
Dalle sue parole emergo solo una “piccola se non microscopica” apertura verso una eventuale – se necessaria – revisione all’utilizzo dei mezzi e-fuel.

Parliamo di una concessione in realtà era già stata chiesta (anzi, praticamente imposta) dai sommi vertici dell’industria tedesca nel 2023 nel contesto della “firma” della firma degli accordi per il 2035, di cui comunque se ne riparlerà nel prossimo 2026.
Ora, rivendo i fatti, se tale apertura lasciasse spazio ai bio-carburanti, già presenti, disponibili sul mercato e molto più economici degli e-fuel, probabilmente la “famigerata data del 2035 potrebbe slittare di diversi anni, cosa assai gradita ai produttori di auto!

Pertanto torna sempre a galla un unico vero e solo problema: cosa c’è scritto nel contratto e con quali rientri o ristorni previsti?
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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