A Pavia, in una scuola elementare, si terranno lezioni ai bambini che “raccontano” esperienze omosessuali. Nell’ambito del progetto: “ Far bene per stare bene”, voluto dallo sportello antidiscriminazioni del  Comune di Pavia,  si prevedono corsi contro il bullismo ed ogni forma di discriminazione. Il progetto, difeso a spada tratta dal Sindaco (PD) , chiede la presenza, nelle classi, di attivisti Lgtb che dovrebbero leggere favole “inclusive”.

E, a proposito di favole ha fatto scalpore fra i genitori il libro di Marlo Bundo e Jill Twiss, illustrato da EG Keller, edito da Mondadori. E’ il racconto gay dell’amore fra due coniglietti maschi che convoleranno a nozze. Fin qui va tutto bene. Ma, proseguono le lezioni del progetto “Far bene per stare bene” con laboratori di svariate ore per i bambini delle terze elementari. Che oltre la lettura del testo sopracitato devono leggere anche brani del libro intitolato “Nei panni di Zaff” di Manuela Salvi e Francesca Cavallaro dove un protagonista maschio Zaff,appunto, inizia la sua “nuova vita da Principessa”.

Quanto si è detto sopra, sarebbe tutto bene se non  fosse insorta l’ira dei genitori, grazie all’intervento di Jacopo Cogne, portavoce della nota e combattiva Associazione “Pro vita & famiglia Onlus” il quale dichiara:”Il quadro è desolante infatti, il lavoro degli attivisti Lgtb è quello di portare in classe pura propaganda politica camuffata da contrasto al bullismo o educazione sessuo-affetiva”.

Tutto ciò suscita, nel lettore cristiano, questa domanda: come faranno i maestri omosessuali e le lesbiche ad entrare nelle storie bibliche che i professori di religione riservano ai bambini? C’è la storia di Sodoma e Gomorra , bruciate da Dio perché luoghi di vivace vitalità civile vissuta, infatti, da omosessuali. E, poi i maestri, di cui sopra, dovranno, prima o poi,arrivare al Vangelo e nel Vangelo a quella mala donna chiamata Maddalena e dire ai bambini perché gli ebrei volessero ucciderla con le pietre. E,perché Gesù avesse detto: “ chi è senza peccato scagli la prima pietra…” Così ,sempre i maestri, dovrebbero o dovranno spiegare che, oltre le Maddalene, ci sono anche i Maddaleni che fanno il mestiere di donnacce e sono ragazzacci.

Come si può, dunque,  comprendere le intenzioni attuate dalle sinistre, di fare scuola ai bambini sulla diversità dei  due sessi, è contraria al regolare cammino che il maschio e la femmina fanno nel corso degli anni. Dove scoprono, con stupore e piacere, la primaria delizia di tenere la mano nella mano lui a lei  e lei a lui. Per poi nascondersi dietro un cespuglio e scoprire come la vita deve andare. Oppure accorgersi che l’uno ama l’amico e l’altra ama l’amica.

Per quanto detto fini qui, non vuol dire, ad esempio, che la celebre signora Luxuria e il non meno celebre signor Schlein non possano fare quello che vogliono anche con il sesso. Mentre, chi non la pensa come loro deve accontentarsi d’essere ritenuto, quanto meno, fascista. O condividere quella buffa esclamazione del Papa che suonò con le parole: “c’è troppa frociaggine”.

A cura di Francesca Brugnettini editorialista – Foto Redazione

 

 

 

 

Editorialista Francesca Brugnettini

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