È terminato il meeting dei punti focali nazionali nell’ambito del “Progetto OSCE sulla sicurezza dei giornalisti”, organizzato dal Ministero dell’Interno. OSCE è l’acronimo di “Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa”. Due giorni d’incontri, che si sono svolti a Roma, cui hanno preso parte la rappresentante per la Libertà di stampa OSCE e il vice capo della polizia.

Il progetto è stato concepito per identificare e raccogliere misure esistenti o pianificate, relative alla sicurezza dei giornalisti in tutti i Paesi dell’OSCE, così da poter formulare raccomandazioni concrete. L’insieme delle relazioni sulle buone pratiche è stato presentato nel mese di novembre 2023 a Vienna.

In Italia, il “Centro di coordinamento dell’attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente d’informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti” è stato istituito il 21 novembre 2017 ed è presieduto dal Ministro dell’Interno. Il tavolo rappresenta un esempio riconosciuto a livello internazionale poiché crea una virtuosa sinergia fra Forze di polizia e rappresentanti del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e della Federazione nazionale della stampa italiana.

Nel corso dell’incontro sono stati forniti i dati sugli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti elaborati dall’Organismo permanente di supporto al Centro di coordinamento, che evidenziano nel 2023 una diminuzione dell’11,7% rispetto al 2022 degli episodi (98 atti intimidatori nel 2023, 111 nel 2022). Il 30,6% delle intimidazioni è consumato tramite i canali web. È stato, inoltre, illustrato un focus sul tema delle discriminazioni alle giornaliste dal quale si evince l’attenzione delle Forze di polizia per la tutela delle donne, quali professioniste dell’informazione.

L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per ascoltare la testimonianza diretta dei giornalisti, i quali hanno rilevato l’importanza della collaborazione con le Istituzioni per affermare la legalità in ogni settore della società. I focal points, provenienti da oltre venti Nazioni, hanno, infine, condiviso idee ed esperienze nazionali per valorizzare al meglio il rapporto tra giornalisti, Forze di polizia, Autorità giudiziarie e Istituzioni in generale e hanno manifestato grande interesse per l’esperienza italiana del Centro di coordinamento e dell’Organismo permanente di supporto, ringraziando l’Italia per l’impegno profuso nell’ambito del progetto internazionale sulla protezione dei giornalisti.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto ImagoEconomica 

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

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