Dialogare sulla “Riforma della Giustizia” è un argomento che occupa buona parte del tempo libero del nostro quotidiano ma ancora quasi in “veste carbonara” temendo di essere in qualche modo visti come “presunti colpevoli” di diffamazione della “Magistratura e della Corte Suprema della stessa”.

Eppure scorrendo il libro “IL SISTEMA” di Luca Palamara e Alessandro Sallusti, edito da Rizzoli nel 2021, in merito alla storia segreta della Magistratura nei segmenti “politica, potere e affari” si intravvedono tra le righe affermazioni e situazioni di particolare “imbarazzo” sull’operato di un’Istituzione che dovrebbe rappresentare, per il suo ruolo, il primo punto di riferimento di noi tutti a prescindere dall’ideologia politica che possiamo o meno manifestare.

Siamo inoltre presenti a processi che durano da oltre vent’anni, ad assoluzioni e condanne dubbie, a invadenze politiche incomprensibili, al punto di pensare che in alcuni precessi, soprattutto in quelli per omicidi e femminicidi, possa intervenire una “vera giuria popolare” composta da almeno 23 elementi, un Presidente,11 uomini e 11 donne, che sia abilitata a decidere il “verdetto”, cosi come in Inghilterra e negli USA.

Per questo Quorum/YuoTrend ha realizzato un sondaggio per Sky TG4 in merito a: riforma della giustizia – rapporto tra magistratura e politica – valutazione dell’operato dei magistrati.

Il primo elemento che emerge è impressionante: 3 Italiani su 4 affermano che riformare il sistema giudiziario è una priorità.

Vediamo più dettagliatamente come ha risposte il popolo sovrano alle domande che hanno poi portato ai sotto indicati dati statistici:

Sulla priorità della proposta di legge:

Priorità assoluta: 20% – Priorità ma non meno di altre. 52% (totale 72%) – Poco prioritaria: 14% – Non prioritaria: 8% – Non lo so: 6%

In merito al fatto se in Italia è difficile tale proposta per timori di ritorsioni da parte della Magistratura sul sistema politico:

D’accordo: 56% – In disaccordo: 32% – No lo so: 12%

Come viene giudicata la separazione delle carriere tra Giudici e Pubblici Ministeri:

Favorevoli: 65% – Contrari: 18% – Non lo so: 17%

All’interno della Magistratura c’è una corrente che si sta organizzando per ostacolare il Governo in carica:

D’accordo: 40% – Disaccordo: 41% – Non lo so: 19%

E’ comunque giusto “ricordare” che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che preside anche la Corte Suprema della Magistratura, ha autorizzato la “presentazione in Parlamento del disegno di legge “recante modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare” il 19 luglio 2023, per cui sembra “ingiustificato” il comportamento dell’opposizione ben manifestato contro il Governo Meloni.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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