Semplicemente definita per comodità Rai, è l’ Azienda che gestisce in esclusiva il servizio pubblico radiofonico e televisivo nel nostro Paese.
Oltre ad essere il primo polo televisivo in Italia è al momento una delle più importanti e qualificate emittenti nel segmento della comunicazione in Europa.
Il suo esordio si colloca nel 1924 con la denominazione di “Unione Radiofonica Italiana”. Tre anni dopo, nel 1927, si trasforma e assume il nome di “Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche” (EIAR), successivamente, nel 1944, Radio Audizioni Italiane (RAI). Nel 1954 l’attuale (Rai) Radiotelevisione Italiana.
Fatta quesa breve sintesi storica, abbiamo avuto notizia che oggi, il Presidente del Consiglio, Sig.ra Giorgia Meloni, ha incontrato l’Amministratore Delegato della Rai, Dott. Carlo Fuortes, nominato il 16 luglio 2021, per una preverifica della situazione economica-finanziaria relativa alla redazione del Bilancio d’esercizio 2022, finalizzata alla sua approvazione prevista nel prossimo mese di aprile.
Pertanto:
- Viste le continue diatribe relative a contrasti tra le correnti politiche, contratti segretati, decisioni non condivise, Tg di parte e a volte incompleti o con notizie poco attendibili e/o studiate per dare un’immagine lontana dalla verità,
- Visto che i VERI SOCI non sono quelli che figurano nel Libro vidimato ma NOI tutti che paghiamo “obbligatoriamente” il canone annuale e come unico premio ci riservano da anni una decima di poltrone al tanto discusso Festival di San Remo, gradiremmo che un gruppo di NOI – Popolo Sovrano – ovviamente esperti nel settore e non di parte, venisse invitato all’Assemblea degli Azionisti, gli fosse fornita una copia del Bilancio analitico (quello sintetico dice poco o niente), con la possibilità di intervento per tutti i chiarimenti del caso, in fondo il Bilancio d’esercizio è pubblico!
Questo garantirebbe una trasparenza dei valori e consentirebbe una equa valutazione di come vengono gestiti e impiegati i canoni pagati e pertanto una visione realistica dei risultati.
Non credo sia una richiesta inaccettabile ma condivisibile sempre se quanto presentato risponde a quelle verità richieste anche dalla legge.

A cura dì Pierluigi Cignoli – Foto ImagoEconomica