C’è un rituale suggestivo che affascina e che si celebra ogni anno in Polonia per accogliere il primo giorno di primavera. È una tradizione di origine slava che si pratica ancora oggi, come nel Medioevo, soprattutto nei villaggi e nelle campagne non distanti da Varsavia.

Protagonista della cerimonia è Marzanna, dea pagana dell’oscurità e dell’inverno. Il suo fantoccio, realizzato a mano da adulti e bambini, viene portato in processione il primo giorno di primavera e poi abbandonato nelle acque dei fiumi. Un gesto di saluto della “cattiva signora” che simboleggia la fine dell’inverno e l’inizio della nuova stagione. Quella del risveglio della natura e dei sensi. Oltre che della voglia di rimettersi in viaggio.

Ecco allora che organizzare un viaggio o un breve soggiorno in Polonia può essere un’idea per chi cerca una meta non troppo distante all’Italia, che offre bellezze naturalistiche, gastronomiche e culturali.

Tra città d’arte, mare e montagna, pittoreschi paesini, laghi e torrenti da attraversare in zattera la Polonia rappresenta una meta da vivere da vicino.

A cura di Claudio Piselli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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