Sono stati attimi di attesa e di ansia a Firenze per l’arrivo del colmo di piena con occhi rivolti nei paesi attraversati a monte dal fiume e ai loro controlli idrometrici. Poco prima dell’onda di piena gli affluenti cominciavano a diminuire e questo ha fatto tirare un sospiro di sollievo e ben sperare. Ma si è dovuto attendere il passaggio dell’onda di piena e fugare le possibilità di una nuova alluvione disastrosa come quella del 1966 che per gli abitanti non mai stata dimenticata.

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha pubblicato sui social che la portata dell’Arno era in aumento, con “1400 metri cubi al secondo a Ponte a Signa, 1000 metri cubi al secondo a Firenze Uffizi al primo livello di guardia”, e invitava nella giornata di ieri tutti i residenti “alla massima attenzione” in vista di un “ulteriore peggioramento nelle prossime ore”.

Per quanto riguarda la situazione degli altri fiumi della regione, Giani informa che la Sieve è al secondo livello di guardia a Dicomano e Rufina, e anche la Pesa ha raggiunto il secondo livello di guardia a Turbone, mentre tutti gli altri sono al primo livello di guardia. Anche per la giornata di sabato ci saranno ulteriori piogge e per questo l’allerta rimane rossa.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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