La madre di Cecilia Sala, Elisabetta Vernoni, a seguito dell’incontro con la Premier Giorgia Meloni, ha dichiarato:
“La premier è stata più precisa e più puntuale, volevo questo. La prima preoccupazione sono le condizioni di vita carceraria di mia figlia. Si è parlato di cella singola. Non esistono le celle singole. Esistono le celle di detenzione comuni e poi ci sono quelle di punizione. Lei è in una di queste evidentemente. Io non lo so come sono, ma se una dorme per terra mi fa pensare che si chiami così. Poi ci sono le decisioni importanti e di forza del nostro Paese per ragionare sul rientro in Italia. Io non piango, non frigno e non chiedo tempi, perché sono realtà molto particolari. Sono un po’ come Cecilia, sono un soldato: aspetto e rispetto il lavoro che stanno facendo. Però le condizioni carcerarie per una ragazza di 29 anni che non ha fatto nulla non possono segnarla per tutta la vita. Cecilia è un’eccellenza italiana, non lo sono solo il vino e i cotechini“.
Con queste poche ma significative parole ha messo in luce il suo essere donna e madre e dovremmo subito onorarla con il titolo di “MADRE del 2025“!
Oggi, la nostra Ambasciatrice in Iran, Paola Amadei, ha avuto un incontro presso il Ministero degli Esteri di Teheran per chiarimenti in merito all’arresto della giornalista Cecilia Sala e alle sue condizioni di salute ma ancora poco emerge da questo “incontro politico”!
Nel contempo “sembra” che sia aperto un vero e proprio “dibattito” tra il nostro Governo e quello Statunitense, ma anche di questo emerge poco o niente se non avventate congetture.
La cosa più credibile resta legata “alla proposta” fatta dal Governo Iraniano che ipotizza l’eventuale scambio dei prigionieri ovvero tra Cecilia Sala e Mohammed Abedini, il 38enne iraniano arrestato a Malpensa, sul quale pendeva un mandato internazionale di cattura diramato dagli Usa.
A quanto sembra la triade “NATO-USA-ONU” non sembra affatto disposta a tale “operazione” ma, dopo aver preteso dall’Italia l’arresto di Mohammed Abedini e la sua carcerazione per poi favorire l’estradizione dello stesso negli USA, non mostra particolare interesse per la nostra giornalista, anzi sembra voglia ignorare tale eventualità!
Forse la “vera giustizia” la vediamo solo nei film, dove “i Rambo” di turno compiono operazioni militari spettacolari e, ignorando ogni falso principio di una democrazia ancora più falsa, entrano con jet o elicotteri speciali in altri Stati e vanno a liberare prigionieri e/o ostaggi di Regimi totalitaristici e anti democratici “dimenticandosi” di leggi e leggine di comodo politico.
Anche noi abbiamo “corpi speciali – paracadutisti – truppe da sbarco” e abbiamo nelle nostre patrie galere un “Iraniano” che si proclama innocente (non a caso il suo legale ha chiesto gli arresti domiciliari) anche se giudicato un “terrorista” dagli USA per il fatto che loro “dicono” contrabbandi materiali per la costruzione di armi.
Pertanto, perché mai dobbiamo sempre piegarci alle richieste della triade “NATO-USA-ONU” che dal settembre 2021, con la scusante di un contratto di fornitura del loro Gas, ad un prezzo tre volte superiore a quello russo, hanno causato e stanno causando un vero dramma economico nelle nostre famiglie? Perché questa “vile sudditanza”? Possibile che nessuno abbia “la forza” e gli “attributi” per decidere senza paura e agire?
Basterebbe che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e/o la Premier Giorgia Meloni contattassero direttamente il Governo Iraniano proponendo lo scambio dei due “prigionieri” a prescindere da quella “ideologica diplomazia” che serve solo ai politici per visualizzare il loro potere ignorando completamente la richiesta NATO, che non ha avuto neppure la capacità di arrestare il “presunto terrorista”, dando cosi spazio di far arrestare la nostra Cecilia Sala!
Basta chiacchiere inutili, i problemi si risolvono con l’azione, il carisma da sempre!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica