John Kampfner, scrittore, commentatore e giornalista britannico, nato a Singapore il 27 dicembre 1962, con maturata esperienza presso i quotidiani Daily Telegraph, Financial Times, New Statesman e la BBC e autore di numerosi libri, tra cui Why the Germans do it better, aveva previsto già nel 2020, la caducità del modello Deutschland. Trattasi del metodo applicato dalla Germania, anche durante la crisi geopolitica e finanziaria del periodo per dare una “lezione” di gestione governativa agli Stati membri della UE. Ma tutto è “precipitato” dopo il giorno 24 febbraio 2022, quando la Federazione Russa ha invaso la confinante Ucraina.
Nel giro di 2 anni, grazie alla politica delle sanzioni applicate al “nemico” con la risultanza della chiusura della “fonti energetiche primarie” e non solo hanno messo in piena evidenza le debolezze di uno Stato che vantava la sua supremazia su tutta la UE.
Vediamole insieme: Recessione economica – Incapacità di avvicinare nuovi investitori – Tassazione esasperata – Insofferenza manifesta contro la coalizione di governo – Perdita delle forniture del gas russo a costi bassi – Crisi manifatturiera.
Tutto questo ha determinato il “fallimento” della Ostpolitik spingendo la Germania verso la Zeitenwende proposta da Olaf Scholz, fino a raggiungere la discussa svolta verde ponendo il Paese alle dipendenze se non ad una parziale sottomissione della Cina, attanagliando l’economia e la crescita interna.
La Germania, ieri leader europea, a seguito della recessione del 2023 e con una crescita del Pil reale dello 0,2%, cosa mai può offrire o proporre alla UE? Onestamente credo ben poco!
Questo Germania debole non conviene però a nessuno, pertanto dovrà rivedere seriamente la sua struttura politica e soprattutto ristabilire l’ordine interno e forse smettere qual suo servilismo nei confronti della triade “NATO-USA-ONU” che ha provocato tanti danni e catastrofi economiche-finanziarie negli Stati membri della UE.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica