La corsa alla Casa Bianca è lastricata di gaffe. Questa volta non parliamo di Donald Trump, ma di Jeb Bush, altro candidato repubblicano per le presidenziali americane.

Jeb Bush appartiene a quella famiglia che già per due volte ha governato gli Usa e in entrambi i casi ha guidato il paese in una guerra; la gaffe riguarda l’aver citato la figlia maggiore dell’attuale presidente Obama chiamandola “Malala”, invece di Malia. Jeb Bush ha confuso i nomi, citando la premio Nobel per la pace Malala Yousafzai, la studentessa sopravvissuta a un attentato dei talebani per il suo impegno a favore dell’istruzione per le donne in Pakistan.

Bush, intervenuto al Council on Foreign Relations di New York, stava ricordando quando nel 2013 la first lady Michelle Obama, secondo lui, offese la Cina non presentandosi al summit di Palm Spring tra Barack e il leader cinese Xi Jinping.

“La signora Obama non andò perché disse che era preoccupata per il compito di scienze della figlia Malala”, ha detto Bush, che tra l’altro ha sbagliato l’anno del summit parlando del 2009. Qualche tempo fa, il candidato repubblicano era stato sommerso dalle polemiche per aver minimizzato la strage in un college dell’Oregon costata la vita a nove persone.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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