Open-online stamane , in uno scritto di Y. Cigna, ci propone un fatto “vergognoso” , scoppiato a Pavia e inerente l’introduzione nelle scuole elementari del libro illustrato Marlon Bundo. Trattasi di una favola che propone il tema dell’amore tra due conigli maschi per “sensibilizzare” i bambini contro l’omofobia.
Vediamo in sintesi il provocante contenuto di tale capolavoro della cultura gender di una sinistra ossessionata dal sesso, indirizzato ai bimbi dai 5 anni in su: “Marlon Bundo è il coniglietto domestico di Mike Pence, vicepresidente Usa noto, tra l’altro, per le sue posizioni omofobe. La tenera bestiolina è innamorata, ma di chi? Di un altro coniglio maschio, Wesley!” E’ dunque un libro illustrato, per bambini di tutte le età, scritto per scoprire che la “diversità” non esiste. Anzi sì, perché siamo tutti diversi… ed è fantastico a detta che propende per tale genere!
Tale “libercolo” sembra sia è stato inserito nel progetto educativo “Far bene, star bene“, l’iniziativa per le scuole promossa dalla sezione Antidiscriminazioni del Comune di Pavia finalizzata a contrastare le discriminazioni.
Questo edificante e prestigioso progetto, che include interventi anche contro il bullismo, era già stato ampiamente contestato prima ancora di entrare in vigore (santa onnipotente sinistra quando trattasi di gender!).
Non a caso la Lega, già nello scorso gennaio aveva chiesto al Comune di Pavia di mettere un freno a progetti relativi alla sensibilizzazione sulla comunità lgbtqia+, ma, ovviamente, è stato fatto esattamente il contrario dal Sindaco dem che non intende desistere, affermando, tra l’altro, che le scuole godono della propria autonomia scolastica.
Così la scuola ha dato corso al programma e la Lega, tramite il suo leader Matteo Salvini, visti i contenuti di tale “favoletta gay” ha dichiarato: “Chiunque deve sempre essere libero di amare chi vuole, ma questo non significa che i bambini debbano essere indottrinati con pericolose derive ideologiche woke”. A far seguito non è mancato il commento dell’ex Senatore Simone Pillon che su X ha sottolineato: “Ora basta. Giù le mani dai bambini”.
Come prevedibile, data la matrice politica, non poteva mancare l’intervento della direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, che si è premurata di dichiarare che a seguito adeguate verifiche non risultano adesioni da parte degli Istituti Comprensivi pavesi a tali percorsi didattici. (che fantasia definirli tali!).
Anche Pro Vita & Famiglia Onlus, tramite Joacopo Coghe,  ha chiesto al Governo di intervenire per impedire l’attuarsi, a suo giusto dire, di un’operazione di indottrinamento ideologico, annunciando che per il 19 febbraio p.v. è stata organizzata una mobilitazione nazionale contro la cosiddetta teoria gender nelle scuole.
Sinistroidi, radical chic e associazione a loro legate si sono schierate in difesa dei diritti dell’infanzia e dei minori in genere asserendo che tale progetto è finalizzato a contrastare discriminazioni e bullismo, così come gli adepti e sostenitori di “Far bene, star bene”, tra cui emerge il sindaco DEM di Pavia, Michele Lissia, che evidenziano, senza sì e senza, che l’educazione alla diversità è essenziale per costruire una società più inclusiva e rispettosa delle differenze.
Sintetizzando, secondo questi “esperti della vita”, è importante che anche i bimbi, come tali, imparino da subito che “usare il lato B” è fatto essenziale per un cammino rispettoso nel loro percorso di crescita!
Pier Luigi Cignoli
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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