Per la cronaca, 40 anni or sono, l’8 giugno 1972 un aereo militare, che stava compiendo un raid a caccia di vietcong, sganciò il suo mortale carico di bombe al napalm sulla popolazione del villaggio di Trang Brang. Scoppiò il finimondo: la terra tremò e subito dopo il calore e le fiamme avvolsero tutto. Tale crimine venne definito un errore, di vietcong non c’era nemmeno l’ombra! Il fotografo Huynh Cong «Nick» Ut si trovava lungo la Route 1, quando vide arrivare i superstiti del bombardamento: la piccola Kim si era strappata i vestiti in fiamme e completamente nuda stava fuggendo e gridando “brucia, brucia». Il reporter scattò numerose foto, tra le quali quella che gli consentì di vincere il Premio Pulitzer. La sua dichiarazione: “Piansi quando vidi quella bimba correre, non avrei potuto accettare la morte di quella creatura innocente”.
Questa foto, intitolata “Il terrore della guerra”, è stata scattata dal fotografo dell’Associated Press Nick Ut, nota come “la bambina del napalm”, diventando l’immagine simbolo della tragedia della guerra del Vietnam e una delle più rappresentative della storia del XX secolo.
Nonostante questi fatti tragici – i “marines americani” bruciavano vivi anziani, donne e bambini nei loro villaggi – nessuno li ha mai considerati e denunciati quali “criminali di guerra”.
Tale immagine ha coinvolto il mondo intero perché rappresentava in modo sintetico il trauma causato dalla violenza indiscriminata che ha caratterizzato la guerra in Vietnam – una guerra che è costata più di un milione di vite civili.
Nick Ut non solo ha scattato la foto vincitrice del Premio Pulitzer che ha reso famosa Kim, ma ha anche aiutato i bambini vietnamiti e ha svolto un ruolo fondamentale perché riuscissero a sanare le loro ferite e ritrovare l’equilibrio perduto.
Kim Phuc, che per tutti è rimasta la bambina nuda della foto, ha dichiarato: “Ho passato la vita a cercare di scappare da quella bambina della foto, ma sembrava che quello scatto mi perseguitasse giorno dopo giorno”.
Ma nonostante questo la triade “NATO-USA-ONU”, con la partecipazione della UE e l’insidiosa presenza del Presidente dell’Ucraina, vuole la GUERRA e non la PACE, non a caso continua a fornire armi a Zelensky e a rimpinguarlo con miliardi di dollari per continuare una battaglia che non vincerà mai, ma che ogni giorno fa morire migliaia di ragazzi ucraini, perché sa bene che più saranno i morti più benefici otterrà al tavolo delle trattative. Questa è la “democrazia americana”!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica