Giorgia Bellucci nel 2019 lasciò il PD, sezione Rimini, dove esercitava il ruolo di Vicesegretaria provinciale, per aderire a Italia Viva di Matteo Renzi.
Il 17 ottobre 2023, a seguito del Congresso di Italia Viva, Rimini la premia e la elegge quale Presidente provinciale.
La sua dichiarazione: “Italia Viva in Provincia di Rimini dovrà lavorare e riprendere il percorso iniziato con il Terzo Polo e creare una terza via: una proposta liberal-democratica e riformatrice vera e forte. Il centro anche a Rimini va riorganizzato. Dovremo, nei limiti del possibile e del contesto elettorale locale, essere alternativi alla destra sovranista e alla sinistra del “campo largo” con i Cinquestelle.
I punti fondamentali del mio programma sono: la necessità di costruire nuovi asili nido. Devono essere più accessibili dal punto di vista economico, fino ad arrivare alla piena gratuità per tutti. Dobbiamo sostenere l’innovazione promuovendo l’adeguamento costante delle competenze individuali per avvicinare la domanda e l’offerta di lavoro. Bisogna assolutamente ridurre le liste di attesa in sanità. Poi c’è il diritto alla sicurezza: libertà di passeggiare indisturbati anche la notte e non avere paura di subire aggressioni.
È necessario, quindi, un aumento degli organici. I comuni dovranno creare delle comunità energetiche per aumentare l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Costruire infrastrutture per mettere in sicurezza il territorio. E infine la nostra provincia deve essere ancor più destinazione turistica 365 giorni all’anno.
È necessario strutturare il turismo come una vera industria. Il primo passo è pensare a piani per interventi sulle strutture alberghiere. Il lavoro che dovremo fare è tanto, ma le sfide anche difficili non mi spaventano. Le prossime settimane serviranno per organizzare il lavoro nei vari territori. Ci siamo e ci saremo sempre di più”.
Una sua frase, da non dimenticare: “Non vivo di Politica, ma voglio migliorare le cose con la Politica”.
Oggi, 1° agosto 2024
La Bellucci, forse stanca dei continui cambiamenti di impostazione politica del Leader Matteo Renzi si è schierata in un gruppo che osteggia tale situazione, soprattutto dopo la sua dichiarazione di un rientro nel “centro-sinistra”. Nell’occasione sottolinea: “La scelta di campo, le alleanze, sono cose che vanno decise tutti insieme. Invece Renzi, dopo le elezioni europee, ha già cambiato impostazione quattro volte“, e, sostenuta da oltre 230 firmatari, ha chiesto di riunire quanto prima il congresso di Italia Viva.
Per la cronaca proponiamo l’intervista a cura di Manuel Spadazzi de “Il Resto Del Carlino” che ben chiarisce le motivazioni di tale scelta.
Com’è scoppiata la rivolta?
Sono state le recenti dichiarazioni di Renzi a spingere me e altri dirigenti di Italia viva a prendere una posizione e a chiedere il congresso. Abbiamo bisogno di essere un partito maturo, con una propria visione. Non possiamo più permetterci di essere un partito personale“.
Così Renzi rischia di affossare lo spirito con cui ha fondato Italia viva?
Il nostro partito non è mai stato né con la destra né con la sinistra. Di volta in volta, a ogni elezione, abbiamo deciso di sostenere questo o quel progetto misurandolo sulla credibilità delle persone. Dire ora che Italia viva deve allearsi con la sinistra, senza consultare prima l’assemblea del partito, non va bene“.
Giorni fa lei era a sentire Elena Ugolini, la candidata alla regionali appoggiata dal centrodestra. E a Bellaria, alle ultime comunali, avete sostenuto il sindaco (poi rieletto) Filippo Giorgetti, che è di Forza Italia…
Ma a Misano abbiamo un consigliere eletto nelle file del centrosinistra. Alle regionali non abbiamo ancora scelto chi sostenere. Per questo serve il congresso“.
Siete pronti a sfiduciare Matteo Renzi?
Diciamo solo che in questo momento c’è un po’ di insofferenza verso le sue esternazioni“.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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